Marino va in periferia I residenti: “Noi siamo in guerra”

ROMA. «Sindaco, sia un po’ la “civetta” di Roma. Tenga gli occhi aperti, anche di notte, come fa la civetta, simbolo di vita religiosa, per prendersi cura di questa città». L’invito al sindaco Ignazio Marino, arriva da padre Giuseppe Piervincenzi, parroco di Santa Rita, in apertura della messa  nella parrocchia di Santa Rita a Tor Bella Monaca, periferia sud est della Capitale.  Ad ascoltarlo, insieme al sindaco Marino, il vicesindaco Nieri, l’assessore Leonori e il presidente del Municipio VI, Marco Scipioni.  
Decoro e metro C
«Nel prossimo colloquio privato con il Santo Padre, gli chiederò di tornare insieme qui nella vostra parrocchia», ha promesso Marino, che al termine della messa, rivolto ai cittadini del quartiere ha aggiunto: «Avevamo promesso in campagna elettorale che avremmo rifatto i marciapiedi, e nell’assestamento di bilancio approvato l’altro ieri abbiamo messo 1 milione di euro per marciapiedi e decoro di Grotte Celoni e Tor Bella Monaca». Precisa il presidente del Municipio VI Marco Scipioni: «I lavori per i marciapiedi possono partire subito, mancavano da circa 10 anni». Sulla Metro C Marino ha rinnovato la promessa di apertura «nella primavera 2015 della fermata di Lodi e nell’autunno di San Giovanni». Rivolgendosi al sindaco, un esercente di Grotte Celoni: «Ci sentiamo abbandonati, ma lei ha fatto un gesto importante ed è venuto a prendersi una responsabilità». Residenti, commercianti e autorità locali chiedono telecamere, centri di aggregazione e più sicurezza in strada e nelle scuole, per aiutare una periferia spesso «in guerra», crocevia di tante etnie diverse.  
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