Tra Roma e Cska il fattore gelo

CALCIO Poco più di 90’ per scrivere il futuro. E non solo il proprio. Con la Serie A ormai sprofondata negli abissi del coefficiente Uefa, Roma e Juve si preparano alla penultima partita del girone di Champions con la consapevolezza di non poter più sbagliare. Anche il più piccolo errore potrebbe compromettere il cammino delle ultime due rappresentati del nostro calcio nella coppa con le orecchie. Lo sa bene Garcia, che a Mosca si gioca il biglietto che vale gli ottavi di finale. Peccato, però, che i giallorossi arrivino alla prima delle due sfide clou con una rosa decimata dagli infortuni. Così, nel freezer della Khimki Arena, il tecnico giallorosso sarà alle prese con il rebus formazione. Tutto, o quasi, ruota intorno al nome del sostituto di Maicon e Torosidis. «Come terzino destro – ha detto ieri l’allenatore – giocherà uno fra Florenzi, Somma e un altro che tengo per me». Ma visto che a spuntarla dovrebbe essere il numero 24, per Garcia si riapre anche il capitolo tridente. Con Gervinho e Totti intoccabili, l’unico dubbio riguarda il ballottaggio fra Ljajic e Iturbe. Il primo è in grande forma, ma il secondo può mettere in difficoltà la difesa russa con le sue accelerazioni. L’enigma verrà svelato solo stasera. Anche perché, come ha detto il mister, «la Roma ha il destino nelle proprie mani». E sarebbe un peccato concedere qualche vantaggio agli avversari.
A.R.