Dussolier: “Ecco l’uomo che davvero salvò Parigi”

CINEMA. Una notte per salvare Parigi. È la notte tra il 24 e il 25 agosto del ’44, gli alleati entrano nella città e, a un passo dall’alba, il generale tedesco Dietrich von Choltitz, governatore militare di Parigi, si prepara ad eseguire gli ordini di Hitler, distruggere la capitale francese. Ponti e monumenti erano già tutti stati minati e pronti ad esplodere ma l’ordine non arrivò perché von Choltitz, da sempre fedele al Terzo Reich, si rifiutò di farlo eseguire. La storia è questa, ce la racconta Volker Schlöndorff in Diplomacy, che sarà presentato al TorinoFilmFest il 21 novembre, in contemporanea con l’uscita nei cinema.
 
A interpretarlo, accanto a Niels Arestrup la star francese André Dussolier qui nei panni del console svedese a Parigi, Raoul Nordling, che convinse il tedesco a disobbedire. Che uomo era?
Uno coraggioso, ma senza pretese, elegante e goffo insieme. Anche se il suo paese, la Svezia, era neutrale durante la guerra, scelse di lottare personalmente per la liberazione della Francia, era un uomo colto e riuscì a prevedere l’alleanza franco-tedesca di oggi. La Francia, contrariamente alla Svezia, gli espresse la sua profonda gratitudine per i suoi interventi come diplomatico straniero. Di fatto salvò Parigi e molti non lo sanno.
 
Lei lo conosceva?
No, per la prima volta mi sono imbattuto in quest’uomo già interpretato da Orson Welles in Parigi brucia? ma ho fatto un sacco di ricerche su ciò che era successo. Direi che è stato un momento fondamentale per la storia europea.
SILVIA DI PAOLA