Tutti i bus Atac a secco Marino: “Rischio reale”

ROMA «Il rischio dello stop per i bus di Atac è concreto, stiamo mettendo in atto tutti gli strumenti possibili per evitarlo». Non sono rassicuranti le parole del sindaco Ignazio Marino, in merito all’ipotesi  che gli autobus della municipalizzata restino senza gasolio, a causa del contenzioso tra Atac e Roma tpl. L’assessore capitolino ai Trasporti Guido Improta ha spiegato in serata che è stato trovato un accordo con il fornitore di gasolio, fino al 25 novembre. Il «rischio concreto», per il momento, è solo prorogato. E il 25 novembre Comune e Atac saranno in udienza per opporsi al pignoramento che innescato un terremoto senza precedenti nel trasporto pubblico capitolino. Questi 20 giorni di proroga allo stop dei bus sono stati ottenuti tramite l’assessorato al Bilancio, che ha trovato risorse a garanzia nei confronti dei fornitori, i quali erogheranno il carburante a credito per un’azienda che è gia pesantemente indebitata.
Il contenzioso che ha generato tutto risale al 2009, quando un lodo arbitrale riconobbe a Roma Tpl (azienda che gestisce per Atac alcune linee periferiche e notturne) un debito nei confronti di Atac, che per gli interessi maturati in questi 5 anni è arrivato a 77 milioni. Nel momento in cui Roma Tpl ha deciso di presentare il conto è scattato il pignoramento.
«Si tratta di una procedura attivata, secondo me, in maniera sconsiderata da parte del consorzio Roma tpl» si è sfogato l’assessore Improta, aggiungendo: «Si è voluto mettere in difficoltà non tanto Atac quanto il Comune. Si è ritenuto di aumentare il livello di scontro con l’amministrazione di Roma Capitale. Ne prendiamo atto perchè questo arriva da un fornitore di Roma Capitale, che ha un contratto fino a maggio 2018».
La partita resta appesa a un filo, mentre le opposizioni chiedono a gran voce le dimissioni di Improta e del sindaco.
PAOLO CHIRIATTI