Rapporto Svimez
9:22 pm, 28 Ottobre 14 calendario

Sud desertificato più morti che nati

Di: Redazione Metronews
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Roma Un Mezzogiorno a rischio desertificazione umana e industriale, dove si continua a emigrare (116 mila abitanti nel solo 2013), a non fare figli, a impoverirsi (le famiglie povere sono aumentate del 40% nell’ultimo anno) perché manca il lavoro (perso l’80% dei posti di lavoro nazionali tra il primo trimestre del 2013 e del 2014). Questo il quadro che emerge dal Rapporto Svimez 2014 sull’economia del Mezzogiorno. L’industria continua a soffrire di più (-53% gli investimenti in cinque anni di crisi, -20% gli addetti). Quasi 600mila posti di lavoro bruciati nel quinquennio 2008-2013 al Sud, dove si scende sotto i 6 milioni di occupati, a quota 5,8 milioni, il valore più basso dal 1977. I consumi delle famiglie sono crollati di quasi il 13% in 5 anni.
Mai così pochi nati
Nel 2013 il numero dei nati ha toccato il suo minimo storico, 177mila, il valore più basso mai registrato dal 1861. E il numero dei morti ha superato quello dei nati: un risultato negativo che si era verificato solo nel 1867 e nel 1918. Il Sud sarà quindi interessato nei prossimi anni da un stravolgimento demografico, destinato a perdere 4,2 milioni di abitanti nei prossimi 50 anni, arrivando così a pesare per il 27% sul totale nazionale a fronte dell’attuale 34,3%. In calo nel 2012 anche i matrimoni: appena 207mila celebrazioni, di cui 84mila al Sud.  Resiste al Sud la tendenza a contrarre matrimonio a un’età media relativamente più giovane rispetto al Centro-Nord, in media due anni prima: l’età media degli sposi meridionali nel 2012 è stata infatti di 32,7 anni per gli uomini e di 29,6 anni per le donne, contro i 34,7 e 31,6 del Centro-Nord. In quasi 15 matrimoni su 100 uno dei coniugi è straniero, percentuale che supera il 20% al Centro-Nord, rispetto al 7% del Sud. A dicembre 2013 i residenti stranieri nel nostro Paese sono  5 milioni, di cui solo 717mila al Sud. e 4 milioni  al Centro-Nord.
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28 Ottobre 2014
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