Regione bufera per Rimborsopoli

Imputazione coatta per 10 ex consiglieri regionali del Piemonte nell’inchiesta sui “rimborsi facili”. Lo ha deciso il gip Roberto Ruscello che ha respinto la richiesta di archiviazione. Tra coloro che ora dovranno affrontare l’udienza preliminare c’è l’attuale assessore al Bilancio e vicepresidente della giunta Chiamparino, Aldo Reschigna, l’assessore alle Pari Opportunità Monica Cerutti di Sel, e il capogruppo del Pd in Regione, nonché segretario regionale del partito, Davide Gariglio.
L’imputazione coatta è stata disposta anche per Stefano Lepri, deputato Pd, per Angela Motta (Pd) Eleonora Artesio (Fds). Analoga ordinanza per tre ex del Pdl Fabrizio Comba, Giampiero Leo, Gian Luca Vignale. Archiviate invece le posizioni di Mercedes Bresso, Nino Boeti, Giuliana Manica, Rocco Muliere, Gianni Ronzani e Gianna Pentenero, attuale assessore all’Istruzione. A mettere nei guai gli ex consiglieri sono state le spese dei ristoranti e gli scontrini del bar che per il gip rappresentano il reato di peculato.
Il caso oltre che giudiziario è politico, visto che alcuni indagati sono nell’attuale governo Chiamparino. Il presidente ha fatto sapere di aver respinto le dimissioni che gli assessori avevano prontamente dato: «Ho piena fiducia in loro» ha aggiunto, sottolineando che al momento non sono stati ancora rinviati a giudizio. Chiamparino ha tenuto una conferenza stampa, al suo fianco oltre a Gariglio e Reschigna anche l’assessore Cerutti, che è scoppiata in lacrime: «Mettere in dubbio onestà e correttezza è la cosa peggiore che possa capitare a un politico. Dubitare di questo è una cosa che mi fa stare male».
(Rebecca Anversa)