6:05 am, 9 Ottobre 14 calendario

EXPO DEROGA ALL OPERA MA ARRIVERA NEL 2016

Di: Redazione Metronews
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Trasparenza e interesse pubblico. Sono i punti del protocollo di legalità firmato mercoledì da Ferrovie Nord Milano, Sea e Prefetto sul cantiere del collegamento ferroviario tra i terminal T1-T2 di Malpensa. Un’opera pubblica da 115 milioni, gestita da Fnm che deve correre per essere pronta per l’apertura di Expo, il 1° maggio 2015. Un traguardo che non sarà mai raggiunto.
Eppure, il collegamento era considerato tanto necessario per Expo da spingere il 3 marzo 2014 il commissario Sala a emettere il provvedimento n. 16 per velocizzare l’iter degli appalti (una decisione mai passata per il commissario Cantone, perché arrivata prima del suo insediamento, il 24 giugno).
Che l’opera non possa essere pronta per Expo è messo nero su bianco da Ferrovie Nord Milano e Sea solo poche settimane dopo aver ottenuto la deroga da Sala. Sea infatti scrive nel suo bando da 38 milioni che il cantiere dovrà terminare  entro 522 giorni dall’aggiudicazione, avvenuta il 7 luglio 2014. Cioè gennaio 2016. Fnm (appalto da 77 milioni) prevede tempi ancora più lunghi, i giorni dall’aggiudicazione (arrivata a settembre scorso) sono 548, per una chiusura lavori a marzo 2016.
Date diverse
Perché allora Sala concede una corsia preferenziale? Spiega Expo Spa: “Il provvedimento è conforme alle norme di legge ai poteri derogatori che le norme hanno attribuito al Commissario unico. Quando il provvedimento è stato adottato, la previsione temporale di conclusione dell’opera era in linea con la tempistica di Expo Milano 2015. Nello specifico, si tratta di deroghe meramente procedimentali, che non hanno minimante intaccato il principio dell’evidenza pubblica”.
Tradotto: quando Sala diede l’ok alla richiesta di Fnm e Sea, era stata prospettata una chiusura dei cantieri in tempo per Expo. Da ciò nascono molti interrogativi, primo fra tutti: com’è possibile che un’azienda pubblica ottenga una deroga per finire il 1° maggio 2015, poche settimane dopo emette un bando che invece riporta come limite marzo 2016, e nessuno se ne accorga? E, ancora: qualora fosse emersa la discrepanza tra  tempi prospettati e reali, cosa sarebbe successo? Si sarebbero bloccati i lavori? Chi doveva controllare? A questa domanda una risposta c’è, ed è prevista per legge: il Commissario insieme al Tavolo Lombardia, cioè alla Regione, che però è anche azionista di Fnm, cioè in questo caso del soggetto controllato.
Il gruppo Gavio
Sta di fatto che una corsia preferenziale è stata concessa senza ulteriori controlli. Corsia che ha consentito alla società  Itinera spa del gruppo Gavio di aggiudicarsi  entrambi i bandi con offerte al massimo ribasso.
Contento il Gruppo Gavio costruttore e contento il Gruppo Gavio azionista presente nel Cda di Fnm  con il 3,74%, subito dopo Regione Lombardia, 57,57% ed Fs, 14,74.
E a chi ha ventilato se non un conflitto di interesse (Ferrovie Nord Milano, società pubblica di cui Gavio è socio, emette dei bandi pubblici che Gavio imprenditore vince) almeno una questione di opportunità, Fnm risponde: «L’appalto è regolare e non esiste una norma che vieti a uno dei soci di partecipare alle gare della propria società». E vincerle. 
andrea sparaciari

9 Ottobre 2014
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