Luoghi di culto scelte le tre aree

Via Marignano (un’area da 3400 mq a San Donato); via Sant’Elia (5 mila mq accanto al Palasharp); via Esterle (un edificio da 1500 mq in zona Via Padova). Sono le aree destinate al bando per i nuovi luoghi di culto.  La delibera per il via libera arriverà venerdì prossimo. Per l’assessore Majorino: «Il Comune mette le aree e alcune condizioni, chi vuole fare lì il suo luogo di culto deve appartenere all’Albo delle religioni e presentare un progetto economicamente autonomo».  Non solo moschee, quindi, ma luoghi dove ogni religione iscritta all’Albo potrà chiedere di costruire il proprio tempio.  Alla minaccia della Regione di bloccare i progetti perché non previsti dal Pgt, ha risposto il vice sindaco De Cesaris: «La Regione non può modificare il Pgt di Milano. La Regione può  fare tutte le norme che vuole: quando le farà, ci confronteremo».
Immediata la protesta delle opposizioni: per sabato 11 ottobre Forza Italia ha indetto presidi nelle tre aree individuate, mentre per il leghista Morelli si tratta «dell’ultima trovata di Pisapia per degradare e offendere i cittadini delle periferie. Se il Sindaco è così felice di donare spazi a comunità che non hanno alcuna intenzione di integrarsi, realizzi un luogo di culto islamico nella sua via. Sarà felice di vedere le occupazioni del venerdì, le donne con il burqa, la festa del sacrificio fatta di sgozzamenti di capretti». metro