Quando il cinema va a teatro
Milano. Se il teatro non va a cinema, il cinema va a teatro. Il Teatro dell’Arte fa propria la commistione di generi che segna il nostro tempo dominato dal web e dai mezzi digitali programmando, come se fossero uno spettacolo dal vivo, alcuni film di particolare significato artistico. Non a caso è Peter Greenaway, un autore fuori dagli schemi, che considera il cinema una “forma espressiva trasversale che attinge alle altre arti” e fa della commistione una sua personale cifra stilistica, ad aprire, da stasera al 4 ottobre questo nuovo ciclo “Cinema a Teatro”. Le opere di Greenaway sono un universo simbolico di forme, che sommergono lo spettatore con una serie infinita di dettagli e indizi, aprendo a nuove suggestioni. In un modo che è tutto teatrale. Per l’occasione si vedrà “Goltzius and the Pelican Company”, presentato alla 7° edizione del “Festival Internazionale del Film di Roma”. E’ un affresco di un’epoca e insieme una affascinante parafrasi del mondo contemporaneo. Dietro le immagini erotiche e attraverso la vita del pittore Hendrickx Goltzius e del suo rapporto con il margravio di Alsazia, Greenaway racconta, nel suo modo inconfondibile di girare, la nascita della epoca moderna dove è il sesso a dominare i media e la comunicazione. Goltzius, interpretato da Ramsey Nasr, sta cercando di convincere il margravio di Alsazia, un sanguigno F. Murray Abraham, a sovvenzionare la stampa di una nuova e lussuosa edizione del Vecchio Testamento, che illustri gli episodi di Lot e le sue figlie, di David e Bathsheba, di Sansone e Dalila e di Salomé e Giovanni Battista. Per invogliare il margravio a dare il suo sostegno, la compagnia teatrale dell’incisore metterà in scena dal vivo questi grandi momenti erotici delle Scritture bibliche: i tabù dell’incesto, dell’adulterio, della lussuria e della necrofilia (Info: 02 72434258).
(Antonio Garbisa)
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