9:05 pm, 14 Luglio 14 calendario

Uno strano amore La Metro Story di Claudio Proietti

Di: Redazione Metronews
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Erano anni che la ritraeva. Da quando furono adolescenti. Dalla prima volta che la vide. Sul metrò. Lei entrò e lui si innamorò immediatamente. Prese carta, matita e giù disegni. Crebbero, cominciarono a lavorare, a frequentare persone. Non si dissero mai una parola, però. Si mangiavano con gli occhi ma nessuno osò fare la prima mossa. Lei sposò un giornalista ed ebbe un figlio. Lui non si legò mai a una donna in particolare. Pensava solo a lei. Le fece migliaia, milioni di ritratti. I loro sguardi si incrociavano, perdevano. Ogni volta sembrava quella buona. E poi nulla. Lei scendeva alla sua fermata, lui lo stesso. Gli orari, per uno scherzo del destino, rimasero sempre gli stessi. Per questo non si persero. Erano insieme, eppure divisi. Inghiottiti in una strana storia d’amore. Entrarono sempre più in simbiosi: si raffreddavano insieme, erano felici negli stessi giorni, malinconici nelle stesse ore. Quando lui seppe che, per lavoro, sarebbe stato trasferito dall’altra parte del mondo sperò di riuscire a trovare il coraggio di salutarla, di dirle addio. Ma non ce la fece. Chiese a una sua cara amica di lasciare una dozzina di ritratti sul sedile del metrò. Lei, la donna che aveva sempre amato, avrebbe capito. Siria, così si chiamava la sua amica, salì sul vagone per lasciare i disegni. Sul sedile di fronte, notò una dozzina di fogli. Erano alcune delle poesie che lei aveva scritto a lui. C’era anche quella che compose il primo giorno che si videro. Siria fu l’unica a sapere del loro amore. Le fu narrato attraverso le immagini e le parole che quei due non si scambiarono mai.
A giovedì 17 con una speciale Metro Story
(di CLAUDIO PROIETTI, scrittore e regista)
 
(claudioproietti8@gmail.com)
 Illustrazione di MARTINA ROSSI/SCUOLA ROMANA DEI FUMETTI

14 Luglio 2014
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