BOSSETTI SMENTITA L EPISTASSI

Bergamo. Alcuni giorni fa i carabinieri si sono presentati nello studio del medico di Massimo Giuseppe Bossetti, a Mapello. Volevano sapere se è vero che Bossetti soffre di frequente epistassi (sangue dal naso). E, secondo le informazioni di cui è in possesso Metro, gli inquirenti non avrebbero trovato riscontri, ottenendo così un punto a favore della propria tesi accusatoria, se è vero che il sospettato dell’omicidio di Yara Gambirasio, nel tentativo di immaginare una ipotesi verosimile che giustifichi le tracce ematiche di suo Dna sul corpo della ragazzina trovato nel campo di Chignolo d’Isola, avrebbe, all’unisono con la moglie, asserito di soffrire, appunto, di una fastidiosa epistassi.
Proprio oggi, intanto, Bossetti, in carcere dal 16 giugno, si farà interrogare dal pm. Al quale ribadirà, hanno già detto gli avvocati, i punti fondamentali della sua versione: che non ha mai conosciuto Yara; che quella sera era a casa, come sempre, da buon padre di famiglia dopo una giornata di lavoro a Palazzago, da dove rientrava passando per Brembate Sopra, una strada più «comoda»; che al campo di Chignolo fece sì una visita, ma per curiosità; e che fu sempre la curiosità a spingerlo a cliccare il nome della vittima su un motore di ricerca. I legali, Claudio Salvagni e Silvia Gazzetti, lo hanno descritto come «provato» ma convinto a chiarire la propria posizione di estraneità «per la sua famiglia, i suoi figli». In ogni caso chiederanno di ripetere l’esame del Dna: «Se anche venisse confermato che (quel Dna, ndr) è lo stesso di Bossetti, si tratta di un indizio e non di una prova».
(Sergio Rizza)
 
LE TAPPE DELLA TRAGEDIA
Yara Gambirasio, 13 anni, sparì il 26 novembre 2010 a Brembate Sopra, poco dopo l’uscita dalla palestra in cui faceva la ginnasta. Il suo corpo verrà ritrovato il 26 febbraio 2011.
L’accusato.Massimo Giuseppe Bossetti, nato a Clusone ma residente a Mapello, ha 44 anni, è sposato, ha tre figli, ha una carpenteria.
(Metro)