Fra Cina e Tibet una guerra in note

Milano. Sul palco lo scontro tra la Cina e il Tibet declinato in un mix di più linguaggi, da quello musicale a quello visivo, fino a quello performativo. L’idea è venuta al vulcanico Mirto Baliani che, in prima nazionale, ha costruito per stasera, con recite alle 20, alle 21.15 e alle 22.30, all’ex Paolo Pini, un suo spettacolo, “China vs Tibet – Prospettive di uno scontro”, per la rassegna “Da vicino nessuno è normale”.
Originali saranno i personaggi che si fronteggeranno in scena perché si tratterà di oggetti di grande carica simbolica. Da un lato infatti ci saranno strumenti musicali come campane, gong e singing bowls, oggetti del popolo tibetano, realizzati a mano in ottone, rame e bronzo. Dall’altro, a dare forma alla parte cinese, ci sarà invece una sorta di “esercito di terracotta” con una moltitudine di gatti Maneki-neko, antico e leggendario simbolo portafortuna, di origine giapponese, che ha conosciuto la fama planetaria solo quando l’industria commerciale cinese ha deciso la sua riproduzione su larga scala.
E in scena questo esercito di gatti dorati avanzerà compatto percuotendo gli strumenti e creando sonorità del tutto evocative (Info: 02 66200646).
(Antonio Garbisa)