6:05 am, 17 Giugno 14 calendario

Mosca interrompe le forniture di gas a Kiev

Di: Redazione Metronews
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Russia. Falliti gli ultimi negoziati sul pagamento di una parte degli arretrati da parte di Kiev (circa 2 miliardi di dollari, su un totale di 4,5 miliardi),  ieri Mosca ha interrotto le forniture di gas all’Ucraina.  Lo ha reso noto il ministro dell’Energia di Kiev, Iuri Prodan, promettendo che comunque che nei gasdotti che transitano per l’Ucraina il flusso del metano verso l’Europa proseguirà. Una rassicurazione che lascia Bruxelles scettica. «C’è il rischio che quest’inverno l’Europa debba fare i conti con una carenza di gas», ha dichiarato il commissario europeo all’Energia Gunther Oettinger. La Russia ha annunciato che ha deciso di passare a un sistema pre pagato per le forniture di gas all’Ucraina. Gazprom, da parte sua, ha annunciato di aver avvertito la Ue su «possibili interruzioni» delle forniture di gas se l’Ucraina  preleverà del gas dal volume in transito verso l’Europa. Gazprom, che aveva prima assicurato «i massimi sforzi possibili» per garantire il gas all’Europa, ha infatti sottolineato che la società energetica statale ucraina Naftogaz «è obbligata a garantire il transito» del gas verso l’Ue nei volumi previsti in base al contratto in vigore. Gazprom ha comunque deciso di ricorrere all’arbitrato della Corte di Stoccolma per il mancato pagamento delle forniture di gas da parte di Naftogaz per un totale di 4,5 miliardi di dollari. Una mossa che poco dopo ha visto una reazione uguale e contraria da parte dell’Ucraina. Naftogaz ha infatti deciso di ricorrere all’arbitrato della Corte di Stoccolma contro il colosso russo del metano, affinché sia stabilito «un prezzo equo» per le forniture di gas. Kiev punta inoltre a recuperare quello che considera «il pagamento eccessivo» dal 2010, per un totale di 4,4 miliardi di euro.  La terza “guerra del gas”’ tra Russia e Ucraina dal 2006 si è accesa perché Mosca ha praticamente raddoppiato le tariffe dopo le sanguinose proteste popolari che hanno portato Kiev fuori dall’orbita storica del Cremlino. L’Ucraina riceve quasi la metà del suo gas dal Mosca e nei suoi gasdotti transita il 15% del carburante consumato in Europa.
L’esperto: “Non conviene a nessuno esasperare la questione”«Ci sono ancora ampi margini di trattativa tra  Mosca e Kiev sulle forniture di gas. La Russia per prima non ha alcun interesse a esasperare ulteriormente la questione»: ne è convinto Antonio Sileo, ricercatore  IEFE-Bocconi e collaboratore de  lavoce.info, esperto di mercati delle energie.
Dopo averlo minacciato molte volte, questa volta però ha  chiuso i rubinetti.Sì, è vero. Ma La Russia ha investito molti soldi in Ucraina, e visto che Kiev non è più sotto la sua influenza, vuole rientrare almeno dei crediti sul gas. Ma Mosca per prima ha molto da perdere. Se l’Ucraina impedisse il passaggio del metano nei propri gasdotti, anche la Crimea resterebbe a secco e questo  non lo può permettere.
Chi pagherà alla fine?Sicuramente anche la Ue dovrà intervenire, essendo una sorta di garante per l’Ucraina. D’altronde la questione si trascina dall’ex blocco sovietico.
Cosa accadrebbe se il gas russo non arrivasse più in Italia?Premettendo che questa è un’eventualità lontana, l’Italia dovrebbe aumentare la quota di gas acquistato dall’Algeria o dal Nord Europa, naturalmente con costi maggiori.
Chi li pagherebbe?Naturalmente quasi tutti  l’utente finale, cioè noi consumatori.
 
(Valeria Bobbi)
 
 
 
 

17 Giugno 2014
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