Euroscettici al lavoro intese cercasi a Bruxelles

Chiaro e tondo: «Cercheremo di ostacolare ogni nuovo progresso della Ue, bloccheremo ogni tentativo di maggiore integrazione europea voluto dai nostri avversari». Firmato: Marine Le Pen. Ieri è stato il giorno degli antieuropeisti a Bruxelles, che hanno cominciato a tessere la rete di alleanze. Le Pen ha visto il leader della Lega Nord Matteo Salvini: Front national e Lega dialogano sulla formazione di un gruppo parlamentare, per cui servono almeno 25 parlamentari provenienti da sette paesi diversi (ne mancherebbero due, di due paesi). «Quando aprirà il nuovo Parlamento contiamo di essere l’unica opposizione alla frittata democristiana e socialista», ha confermato Salvini dopo un pranzo con la “regina di Francia” Le Pen, quattro eletti del Front National e cinque della Lega.
Salvini reporterProprio Matteo Salvini, poi, è stato autore di uno scoop che ha scoperto le carte di un altro tavolo di euroscettici in formazione a Bruxelles. Salvini e Beppe Grillo, di buon mattino, si sono infatti casualmente imbarcati su un volo da Malpensa per la capitale belga. E hanno fatto una «lunga ed interessante chiacchierata», come non ha mancato di far sapere il leader della Lega nord in un tweet. Fatto sta che la visita di Grillo doveva rimanere segreta ed invece, il suo incontro con il gran capo del partito indipendentista britannico Ukip, Nigel Farage, è finito sui siti di mezza Europa. Anche loro, in cerca di una intesa per sgonfiare le ruote all’Europa. «Se funziona, sarebbe magnifico vedere ingrossare le file dei cittadini al nostro fianco. Se riusciamo a trovare un accordo, potremmo divertirci a causare un sacco di guai a Bruxelles». È quanto avrebbe detto il leader dell’Ukip a Beppe Grillo, secondo quanto riporta una nota dell’ufficio stampa dello stesso Farage pubblicata a tempo di record sul blog del leader Cinque stelle. I due fronti antieuropeisti, però, hanno posizioni molto divergenti e non convergeranno mai.
I dubbi del webSu un’eventuale accordo con l’Ukip il capogruppo M5S alla Camera Giuseppe Brescia ha comunque chiarito che l’ultima parola spetterà al web. E su questo fronte, sul blog di Grillo già affiorano i primi dubbi su Farage: «xenofobo».
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