Dolan il giovane di Cannes

Il vecchio e il giovane. Il veterano Jean Luc Godard e il 25enne Xavier Dolan. Entrambi hanno un esercito di fan e tutti e due hanno vinto ex aequo il Premio della Giuria. Ma, se Godard, come nel suo stile, non si  è neanche affacciato a Cannes, Dolan per il suo “Mommy” c’era eccome. Prontissimo a parlare: «Del  soggetto che conosco meglio di ogni altro, che mi ispira incondizionatamente e che amo più di tutto, mia madre».
Dell’inevitabile confronto con un papà della Nouvelle Vague cosa ha da dire?
Che è la prova che il cinema sa esprimere l’innovazione sempre, attraverso le generazioni e attraverso due opposti come me e Godard,  però entrambi alla ricerca della stessa cosa: la libertà espressiva  e il modo di reinventare il cinema.
Quindi sperava in un altro premio?
Tutti speriamo nel massimo, ma già essere associato a Godard è un vero onore. E poi alla mia prima volta in concorso, anche se già alla quarta volta a Cannes.
Cosa risponde a chi la reputa troppo giovane?
Che il cinema non ha età, essere giovani o vecchi non significa nulla. Anzi, ci sono tante persone piene di talento cui viene detto continuamente che son troppo giovani, che devono stare al loro posto, che devono smetterla di sognare e di essere pratici. Questo premio è anche per loro:  perchè non abbiamo paura di voler ad ogni costo realizzare i propri sogni,perchè non si facciano fermare.
Silvia di Paola