6:03 am, 16 Aprile 14 calendario

Un Amarcord con tanta ironia

Di: Redazione Metronews
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teatro.Da piccola sognava tutto un altro sogno. Ma poi la danza è diventata la sua vita: «Sognavo di fare l’avvocato ma la danza è  stato il mio primo amore, da quando avevo 9 anni. Ho fatto tantissimi provini nella mia vita, molti dei quali andati male. Poi è arrivata “Buona Domenica” che mi ha dato una notevole popolarità e mi ha permesso soprattutto di essere chiamata come professionista ad “Amici”. Ma non mi sono mai buttata giù, spesso per lavorare in televisione conta di più avere un certo fisico che la bravura in sé».
Già ma sulle tavole del palcoscenico è invece tutta un’altra storia. Anche per Rossella Brescia che dal 17 vedremo danzare al Teatro Olimpico (nell’ambito del Festival della Danza organizzato con la Filarmonica Romana) nei panni della Gradisca nell’“Amarcord” di  Luciano Cannito  che  omaggia il grande Fellini sulle note di Nino Rota, ricreando in puzzle la provincia di allora e inseguendo i sogni di un alter ego felliniano interpretato da Nicolò Noto. Ma che cosa è per la Brescia questo balletto? «Uno spettacolo deliziosamente ironico, un omaggio a uno dei più grandi maestri del cinema che è stato anche molto vicino alla danza, un viaggio in una provincia lontana ma non troppo».E che cosa significa lavorare con Cannito che è anche il suo compagno?«Quando lavoriamo insieme io mi dimentico che lui è il mio fidanzato, sono sincera».
(silvia di paola)

16 Aprile 2014
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