Il soul jazz di Gregory Porter

Roma. «Mi considero decisamente un jazz singer ma amo il blues, il soul, il gospel. E li ho sempre sentiti nel jazz». Parola di Gregory Porter, recente vincitore del Grammy Award per il miglior album vocale, in concerto stasera alle 21 al Parco della Musica. Dopo i fortunati primi due cd indipendenti, entrambi in nomination al Grammy, Porter ha incontrato il presidente della leggendaria Blue Note, Don Was, che lo ha incoraggiato con la sua visione artistica. Le sue canzoni e le sue melodie di facile presa hanno colpito fin dagli esordi critica e pubblico, così come la sua voce, capace di esprimere un’enorme varietà di sfumature. L’album con cui ha conquistato il Grammy è “Liquid Spirit”, un lavoro che Porter vede come un logico progresso nello sviluppo della sua discografia affrontando temi come l’amore, la sua giovinezza, le sue considerazioni socio-politiche. «Non dico di essere la cosa giusta- dice- ma forse quello che sto facendo adesso è quello che la gente vuole sentire. Ci sono persone che vogliono quello spirito liquido, un suono intimo, riflessivo che non avevano trovato fino a ora». Info 0680241281.
 
(Stefano Milioni)