6:05 am, 25 Febbraio 14 calendario

Nella mensa di scuola io mangio giusto

Di: Redazione Metronews
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roma – L’11 per cento dei bambini italiani è obeso e pesa troppo il 23 per cento di loro. Da dove partire per frenare questa tendenza? Action Aid lo fa dalle mense scolastiche, luogo «dove cibo e cittadinanza si uniscono». La campagna “ Io mangio giusto”, appena iniziata, si concluderà il 16 ottobre 2015, Giornata mondiale dell’alimentazione. Partendo dall’assunto che il cibo è un diritto universale, Action Aid lavorerà per far diventare più giuste le mense di 60 scuole italiane raggiungendo 15mila bambini e per far conoscere la mensa giusta a 40 mila di loro.
Il progettoAction Aid lavorerà con rilevazioni e interventi di riduzione degli sprechi, rafforzamento delle commissioni mense, monitoraggio dei capitolati, dialogo con le maggiori aziende di fornitura del servizio di refezione. Inoltre promuoverà forme innovative di partecipazione civica: per esempio costruendo partership con aziende agricole locali, sperimentando pratiche di riduzione degli sprechi e dei rifiuti.Mense sostenibiliPer Action Aid sono 5 le priorità per avere mense “giuste” in tutta Italia. Una mensa con alimenti locali e sani per i cittadini, i produttori e l’ambiente (prodotti senza impatto ambientale, senza Ogm, stagionali e a km zero). Una mensa che rispetta i lavoratori, l’ambiente e i consumatori: la produzione dei pasti avviene oggi in netta prevalenza in cucine centralizzate, cioè in un luogo diverso da quello dove si verifica la loro somministrazione: «questo apre a questioni rilevanti sulla sostenibilità di produzione e trasporto», dice Action Aid. Una mensa in cui i bambini e i genitori sono protagonisti: «lLe commissioni mensa siano ovunque attive e funzionante». Una mensa trasparente per bambini e genitori. Action Aid chiede che i Comuni siano promotori di gare d’appalto per l’affidamento dei servizi di ristorazione trasparenti; rendano comprensibili e comparabili i costi del servizio. Una mensa che riduce gli sprechi e i rifiuti: secondo alcune rilevazioni, circa il 10 per cento dei pasti serviti (87 mila tonnellate di cibo) sono eccedenze, delle quali l’85% è sprecato.
Contenere i costi Nelle mense scolastiche il costo della componente cibo è 1/3 del costo di un pasto (4.50 cent). Lavorare per la qualità del cibo, ad esempio sull’introduzione dei prodotti bio, comporta un aumento tra il 5 e il 50%. Come contenere questo aumento? Ad esempio a partire dai menu: meno carne e maggiori proteine vegetali. Oppure introducendo il piatto unico.
(metro)

25 Febbraio 2014
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