Bombino il desert rock incontra il blues

Torino – Definito il “Jimi Hendrix del deserto”, Omara Bombino, talentuoso cantautore e chitarrista del Niger, unisce la fascinazione del vecchio rock-blues alla tradizione della sua terra. Ne deriva un suono ammaliante di melodie elettrizzanti e groove irresistibile, che racchiude lo spirito della resistenza e della ribellione. Un nome di culto, che ha suscitato l’ammirazione di illustri colleghi come Keith Richards dei Rolling Stones e Dan Auerbach dei Black Keys, che ha prodotto il suo ultimo album Nomad. Un gioiello che descrive l’incontro del desert-rock col blues, suonato dalle abili mani di Bombino e arricchito dalla sua voce intensa e vigorosa. Tutto da godere, quindi, il concerto di domani all’Hiroshima (h21.30, euro 15), all’interno della XXIV Stagione di Musica 90. Il club di via Bossoli ospiterà stasera All Pride Love, party per un San Valentino non convenzionale (ore 22, offerta libera). Altri appuntamenti: il FolkClub ospiterà stasera il jazz moderno dei Barber Mouse e domani il trio di Ernst Reijsiger, Hrmen Fraanje e Mola Sylla. Stasera al Blah Blah ascolteremo il post-hardcore urlato in palermitano stretto degli M.C.N., seguiti domani dal punk dei Peawees. All’Audiodrome di Moncalieri stasera metal con Iron Savior e Airborn, mentre domani si ballerà col giovane eroe della “tribal” Steve Lawner.
(Diego Perugini)