8:59 pm, 28 Gennaio 14 calendario

La legge elettorale non arriva in aula

Di: Redazione Metronews
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Roma. Dopo i contatti andati avanti per tutta la giornata di ieri tra Pd e Forza Italia sulla nuova legge elettorale e, soprattutto, dopo il “chiarimento” telefonico tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, i due partiti stanno ora ragionando su una possibile mediazione. L’ipotesi al vaglio è quella di alzare la soglia per ottenere il premio di maggioranza dal 35 al 37 per cento. Un punto di equilibrio si sarebbe trovato anche sulla questione della ridefinizione dei collegi. Infine, ci sarebbe un via libera alle candidature plurime, ma con la fissazione di un tetto massimo (si ipotizza non più di tre o quattro).
Ancora nessun accordo chiuso
Passi avanti, dunque, ma nessuna intesa sulle soglie è stata ancora chiusa, complice il fatto che il Cavaliere non vede di buon occhio l’abbassamento di quelle di ingresso, dal 5 al 4% per i partiti in coalizione e dall’8 al 7% per quelli che si presentano da soli. Resta la chiusura netta di Berlusconi alle preferenze. «Io con Berlusconi non voglio fare il governo insieme – ha ribadito Renzi – io voglio fare le regole insieme. Poi ciascuno se la gioca e chi ha più voti vince». Il dibattito parlamentare sulla riforma della legge elettorale così slitta e approderà in Aula alla Camera domani, come ha stabilito la conferenza dei capigruppo. Oggi, dunque, si continuerà con la discussione in Commissione Affari costituzionali che si riunirà al termine dei lavori d’Aula sul decreto Imu-Bankitalia. Discutiamo, bene, di legge elettorale ma gli italiani non mangiano quella. Ora dobbiamo dedicarci al governo che non può subire un piccolo maquillage», avverte il vice premier Angelino Alfano (Ncd) che non molla la presa sul Pd e chiede a Matteo Renzi di mettere suoi uomini nel nuovo esecutivo.
 
(Metro)

28 Gennaio 2014
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