Venezia 2024
2:13 pm, 9 Maggio 24 calendario

Venezia 2024, Leone d’oro alla carriera a Peter Weir

Di: Redazione Metronews
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Dopo aver nominato Isabelle Huppert come giudice alla 81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia in programma dal 28 agosto al 7 settembre, è stato attribuito a Peter Weir, regista e sceneggiatore australiano (L’attimo fuggente, The Truman Show, Master & Commander), il Leone d’oro alla carriera. La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia, che ha fatto propria la proposta del direttore della Mostra Alberto Barbera.

Peter Weir: «Venezia e il Leone d’oro fanno parte dell’immaginario del nostro mestiere»

«La Mostra del Cinema di Venezia e il suo Leone d’Oro fanno parte dell’immaginario del nostro mestiere – commenta Peter Weir -. Essere premiati per il lavoro di una vita come registi, è un grande onore».

Alberto Barbera: «Peter Weir si è assicurato un posto nel firmamento dei grandi registi»

A proposito di questo riconoscimento, il direttore Alberto Barbera sottolinea che «con soli 13 film realizzati nell’arco di quarant’anni, Peter Weir si è assicurato un posto nel firmamento dei grandi registi del cinema moderno. Alla fine degli anni Settanta, si era affermato come l’autore principale della rinascita del cinema australiano in virtù di due lavori, “Le macchine che distrussero Parigi” e “Picnic ad Hanging Rock”, il secondo dei quali acquisterà nel corso degli anni lo statuto di film culto. Il successo internazionale dei due film successivi, “Gli anni spezzati” e “Un anno vissuto pericolosamente”, gli aprirono le porte del cinema hollywoodiano, del quale divenne in breve uno dei principali protagonisti, fautore di un cinema in grado di coniugare la riflessione su tematiche personali e l’esigenza di rivolgersi ad un pubblico il più vasto possibile».

Barbera: «Nel suo cinema affronta sempre tematiche moderne»

«Pur nella diversità dei soggetti affrontati – prosegue Barbera -, non è difficile rinvenire nel suo cinema, insieme audace, rigoroso e spettacolare, la costante di una sensibilità che gli consente di affrontare tematiche eminentemente moderne, come il fascino per la natura e i suoi misteri, la crisi degli adulti nelle società consumistiche, le difficoltà dell’educazione dei giovani alla vita, la tentazione dell’isolamento fisico e culturale, ma anche il richiamo degli slanci avventurosi e l’istinto della salutare ribellione».

«Weir ha sempre mantenuto la sua integrità»

«Celebrando il gusto del racconto e l’innato romanticismo – conclude Barbera – Weir è riuscito nell’impresa di rafforzare il proprio ruolo nell’establishment hollywoodiano pur rimarcando una distanza piuttosto netta con l’industria del cinema americano. “Witness – Il testimone”, “Mosquito Coast”, “L’attimo fuggente”, “Fearless – Senza paura”, “The Truman Show” e “Master & Commander” sono le tappe principali di un percorso artistico che ha saputo conservare la sua integrità di fondo sin dentro il successo commerciale dei film realizzati».

9 Maggio 2024
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