Il Veneto ora vuole lo statuto speciale

ROMA Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, dopo la vittoria del Sì nel referendum per l’autonomia ha fatto approvare in Giunta una proposta di modifica costituzionale per inserire il Veneto tra le Regioni a statuto speciale. «Non è ricevibile dal Governo», ha replicato Gian Claudio Bressa, sottosegretario agli Affari regionali. Zaia chiede anche di poter trattenere i 9/10 delle tasse. «Vedo con piacere che il referendum che non serviva a nulla ed era inutile già fa fare delle belle dichiarazioni al governo – ha aggiunto Zaia – quindi prendo atto che c’è disponibilità a trattare e andiamo a trattare».
Maroni: «Ho già parlato con Gentiloni»
«Ho parlato con Gentiloni per illustrargli i risultati e le intenzioni che abbiamo – ha aggiunto il governatore lombardo, Roberto Maroni – è stato un colloquio cordiale. Gentiloni mi ha confermato l’interesse del governo su tutte le materie». Dal governo ha replicato il ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti: «I presidenti hanno finora dichiarato di voler stare dentro l’articolo 116 della Costituzione, i nove decimi delle tasse è una battuta di Zaia che farebbe pensare a materia fiscale, ma la materia fiscale non fa parte dell’articolo 116. Credo sia bene che gli stessi presidenti siano chiari con i cittadini. Noi rispettiamo le indicazioni venute dalla partecipazione ai referendum – ha aggiunto De Vincenti – l’importante è che stiamo all’interno dell’articolo 116 della Costituzione che è chiaro».
L’esultanza di Salvini
«Il popolo ha vinto cinque a zero sui poteri forti. Il silenzio di Renzi e Grillo è abbastanza particolare. Se il prossimo presidente del Consiglio sarà della Lega, la trattativa sarà velocissima», ha commentato il segretario leghista, Matteo Salvini. «Sarà un lavoro lungo – ha precisato invece Maroni – il premier ha detto che il confronto partirà con il sottosegretario Bressa, ma quando servirà coinvolgeremo il Mef».
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