Liliana Bottone
10:50 pm, 20 Novembre 23 calendario
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Liliana Bottone: «Lavorare con Albanese è un sogno realizzato»

Di: Orietta Cicchinelli
Liliana Bottone
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Nata a Caserta 28 anni fa, Liliana Bottone è la giovane protagonista del film “Cento Domeniche” di e con Antonio Albanese (nelle sale dal 23 novembre).

Liliana Bottone in Cento Domeniche by Albanese

«Interpreto Emilia, figlia di Antonio. Gestisce un piccolo negozio di abbigliamento insieme al futuro marito. Il percorso per arrivare a lei è partito da alcune conversazioni con Antonio, che mi ha fornito spunti che ho approfondito, mescolando la mia esperienza alla scrittura del film».

Un aneddoto sul set?
«Ricordo la prima volta che Antonio mi ha fatto rivedere le scene appena girate tra un ciak e l’altro. Ero terrorizzata all’idea di rivedermi subito e invece è stato un modo di imparare più velocemente».

Con Albanese è la seconda volta in un film…
«La prima volta abbiamo lavorato insieme sul set solo per un giorno, ma subito abbiamo avuto simpatia reciproca e feeling lavorativo. La seconda, in Cento Domeniche, abbiamo potuto approfondire il rapporto umano e creare un’amicizia al di là del rapporto scritto da copione. Mi sono affidata sempre a lui e ho cercato di essere coraggiosa nel fare le mie proposte».

La passione per il cinema

«Ho sempre amato il cinema e ho guardato tanti film. Ho iniziato a recitare a 14 anni a Caserta, frequentando un laboratorio, con un incontro a settimana. Quando ero lì stavo bene e non ho mai pensato di farlo diventare un lavoro prima dei 18 anni. Solo allora ho realizzato che non mi immaginavo a fare niente di diverso nel futuro. Così mi sono dedicata con enormi sacrifici alla realizzazione di questo obiettivo. In Accademia ho capito che non era solo il teatro ad appassionarmi ma la recitazione in generale e che avrei voluto cimentarmi anche in quello».

Ha lavorato con la Cortellesi in “Come un gatto in tangenziale”. Cosa le è rimasto?
«Paola Cortellesi, così come Antonio o Riccardo Milani sono persone che trasmettono tanto già solo facendo il loro lavoro perché lo hanno con professionalità, con intenzione e con grande umiltà. C’è sempre da imparare da loro. La scena in fatto in tangenziale è la prima in assoluto che giravo, ricordo un’emozione fortissima».

Cosa le piacerebbe fare?
«Continuare a lavorare in ruoli diversi tra loro. Vorrei mettermi nei panni di persone che affrontato sfide difficili e riescono a superarsi, che sembrano stare per crollare e poi si risollevano. Voglio esplorare il mondo emotivo e dei rapporti umani, sentimenti forti».

Un regista da cui le piacerebbe essere diretta?
«Sono tanti i registi che stimo in Italia e all’estero. Qui vorrei tanto lavorare con Daniele Luchetti, Giorgio Diritti e tanti altri. Sto lavorando con un regista che era un sogno nel cassetto da anni e ancora non ci credo».

 

20 Novembre 2023
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