Uniti oltre il bullismo: educare alla diversità e alla sensibilità nei giovani
Martedì 5 novembre, alle ore 10.30, presso il Cinema Adriano di Roma, Alice nella città organizzerà una proiezione speciale del film “Il ragazzo dai pantaloni rosa”. L’evento coinvolgerà gli istituti scolastici e i docenti che hanno partecipato al Festival.
Questa iniziativa rappresenta il primo passo di un programma denominato “Uniti Oltre il Bullismo”, che si concentrerà sull’educazione sentimentale e sull’educazione alla differenza. Alice nella città, in collaborazione con UNITA, promuoverà questo programma nel corso dell’anno per contrastare il bullismo e le discriminazioni di ogni genere.
Il film diretto da Margherita Ferri, considerato uno strumento potente ed indispensabile nella lotta al bullismo e alle discriminazioni di ogni genere, trasmette importanti valori. Per questo motivo, all’iniziativa parteciperanno anche pedagogisti e formatori del progetto “Uniti per la scuola”, promosso dall’Associazione Unita, da Alice nella città e dall’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello. Al termine della proiezione, avranno modo di dialogare con gli studenti su concetti chiave come “inclusione” e “affettività”, sottolineando l’importanza della visione come esperienza condivisa per contrastare fenomeni come bullismo, discriminazione e violenza contro i più deboli.
La proiezione al Cinema Adriano rappresenta solo il primo passo del programma di educazione sentimentale e di accettazione delle differenze di “Uniti Oltre il Bullismo”. Questo programma sarà portato avanti insieme ai formatori del progetto “Uniti per la Scuola”, che dal 2021 si propone di offrire un sostegno concreto ai docenti attraverso un metodo integrato di apprendimento artistico-pedagogico. L’obiettivo è sviluppare l’empatia tra gli studenti delle scuole secondarie, sensibilizzarli al confronto sui temi del bullismo e della violenza di genere, promuovere la consapevolezza dei danni causati dalla violenza verbale e valorizzare l’importanza del dialogo per evitare che diventi un concetto vuoto.
“Il nostro pensiero è che questo approccio rappresenti la migliore risposta per essere al fianco dei ragazzi, dei docenti e del mondo della scuola, contrastando atteggiamenti e dinamiche sociali e culturali che portano alla discriminazione e alla violenza di genere”, dichiarano i direttori di Alice nella città, Fabia Bettini e Gianluca Giannelli. “Ringraziamo l’associazione UNITA per il grande lavoro svolto e presenteremo presto, insieme, l’intero piano didattico per entrare nelle scuole, in collaborazione con le istituzioni con cui siamo in costante dialogo aperto e costruttivo”.
Andrea Spezzacatena è un giovane studioso e disciplinato, che si preoccupa maggiormente di rendere felici gli altri piuttosto che se stesso. Nutre un profondo amore per i suoi genitori e per il fratellino Daniele, e adora trascorrere le estati in Calabria, dove si sente libero di essere se stesso. Tuttavia, la sua vita scolastica non è altrettanto serena: da un lato c’è l’amica Sara, con cui Andrea trascorre momenti sereni, mentre dall’altro c’è Christian, descritto da Sara come “bello ma crudele”, il compagno di scuola che Andrea vorrebbe come amico ma che lo tratta con indifferenza o addirittura crudeltà. Il passaggio dalle scuole medie al liceo non libera Andrea dalla tossicità della presenza di Christian, un ripetente frustrato che prende di mira Andrea come capro espiatorio. La scusa per lui e per gli altri bulli della scuola diventa il paio di pantaloni rossi che la madre di Andrea, Teresa, ha accidentalmente reso rosa. Andrea si troverà a compiere la scelta più dolorosa pur di uscire da una situazione in cui è diventato un bersaglio, tanto che i suoi detrattori hanno persino creato un sito per umiliarlo pubblicamente.
“Il Ragazzo dai Pantaloni Rosa” trae ispirazione dalla storia vera di Andrea Spezzacatena, morto suicida all’età di 15 anni, e dal libro di Teresa Manes, madre di Andrea, intitolato “Andrea oltre il pantalone rosa”.
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