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11:31 am, 19 Ottobre 24 calendario

Migranti, tornano a Bari i 12 di rientro dall’Albania. Nordio: “Sentenza abnorme”

Di: Redazione Metronews
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Migranti, tornano a Bari i 12 di rientro dall’Albania. Verranno portati nel centro di accoglienza richiedenti asilo (Cara) di Bari-Palese i 12 migranti  partiti a bordo di una motovedetta della Guardia costiera dal porto di Shengjin in Albania provenienti dalla nuova struttura di permanenza per il rimpatrio costruita da poco dall’Italia nel Paese delle Aquile, a Gjader.

Migranti, tornano a Bari i 12 di rientro dall’Albania

A coordinare le procedure di ingresso nella struttura del capoluogo pugliese sarà la Prefettura. I 12 migranti che facevano parte di un gruppo di sedici in tutto trasportati qualche giorno fa in Albania a bordo della nave Lybra della Marina Militare tricolore, viaggeranno a bordo di una motovedetta della Guardia costiera che avrebbe già attraccato nel porto di Shengjin. Altri quattro minorenni e fragili sono già tornati in Italia.

Il ritorno degli ultimi dodici giunge a seguito del pronunciamento della sezione immigrazione del tribunale di Roma che non ha convalidato il loro trattenimento.  Pronuncia che ha provocato le proteste della premier Meloni e di tutta la maggioranza. Il centrodestra è andato all’attacco dei giudici figurando un nuovo scontro tra poteri dello Stato, mentre le opposizioni se la prendono con il governo e puntano il dito contro quello che definiscono “uno spot elettorale” in Albania, costato “quasi un miliardo”.

Nordio: “Sentenza abnorme”

“La reazione della politica non è stata contro la magistratura ma contro il merito di questa sentenza. Non è una polemica contro la magistratura ma contro un tipo di sentenza che non solo non condividiamo ma riteniamo addirittura abnorme. Non può essere la magistratura a definire uno Stato più o meno sicuro, è una decisione di alta politica. Queste decisioni inoltre rischiano di creare degli incidenti diplomatici perché definire non sicuro un Paese amico come il Marocco può anche creare dei problemi. Se noi ritenessimo che non sono sicuri Paesi dove vigono regole che noi abbiamo ripudiato, come la pena di morte, allora neanche gli Stati Uniti sarebbero un Paese sicuro. Oppure dove vigono le pene corporali. Allora questi Paesi dovrebbero essere espulsi dalle Nazioni Unite. Queste sono questioni di alta politica che non possono, non devono e non saranno lasciate alla magistratura. Prenderemo provvedimenti legislativi”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio parlando con i giornalisti, a margine di un convegno a Palermo, del ‘caso Albanià. Ieri i giudici della sezione immigrazione del tribunale civile di Roma hanno negato la convalida dei fermi dei primi 12 migranti partiti lunedì da Lampedusa sulla nave Libra della Marina militare e sbarcati a Shengjiin, in Albania.

Schlein: “Da governo gravissimo scontro con magistratura”

“Le dichiarazioni di Salvini e Nordio sulla magistratura? “È gravissimo questo scontro istituzionale alimentato dal governo per coprire la loro incapacità. Non è colpa dei giudici e non è colpa dell’opposizione se non sanno leggere le leggi e le sentenze. Nessuno è al di sopra delle leggi europee, internazionali e italiane. Tantomeno lo è chi governa”. Così la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, alla manifestazione di Cgil e Uil a Piazza del Popolo a Roma, parlando delle critiche da parte del governo alla decisione del tribunale di Roma che ha bocciato il trattenimento dei migranti nel Centro per il rimpatrio di Gjader in Albania. “È uno scontro gravissimo e noi continueremo a inchiodarli alle loro responsabilità e alle loro incapacità. Sono loro che hanno fatto questo pasticcio sulla pelle dei migranti e spendendo 800milioni che avrebbero dovuto spendere nella sanità. sono artefici dei propri disastri” ha aggiunto la leader dem.

Salvini riunisce Lega, iniziative contro magistratura politicizzata

Matteo Salvini intanto ha convocato con massima urgenza per questa mattina un Consiglio federale della Lega dopo “l’attacco all’Italia e agli italiani sferrato da una parte di magistratura politicizzata”. Il riferimento è al provvedimento sul caso Albania e al processo Open Arms n cui è imputato. Nei prossimi giorni la Lega presenterà nei Comuni italiani mozioni per ribadire la necessità di difendere i confini, mentre sabato 14 dicembre e domenica 15 dicembre ci saranno gazebo in tutte le città italiane in vista della sentenza Open Arms in agenda a Palermo il giorno 20 dicembre. Per Salvini, “chi impedisce di difendere i confini mette in pericolo il Paese”. Così una nota della Lega.

19 Ottobre 2024
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