Inchiesta ultras
3:41 pm, 30 Settembre 24 calendario
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Milano, sgominati i clan degli ultras di Milan e Inter: 19 arresti

Di: Redazione Metronews
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Vasta operazione di Polizia e della Guardia di Finanza a Milano contro i responsabili delle tifoserie nelle curve di Milan e Inter. Tra loro ci sono anche l’interista Andrea Beretta, arrestato poche settimane fa per l’omicidio di Antonio Bellocco, il milanista Luca Lucci, diventato noto in passato anche per una foto scattata con Matteo Salvini, oltre a Christian Rosiello, bodyguard di Fedez, e Islam Hagag, apparso sui social insieme al rapper. 

Coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Milano, gli agenti del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, della Squadra Mobile e della S.I.SCO di Milano stanno eseguendo decine di misure cautelari e decreti di perquisizione nei confronti di persone indagate a vario titolo per associazione per delinquere, con l’aggravante del metodo mafioso, estorsione, lesioni ed altri gravi reati.

Nello stesso contesto ulteriori misure sono state eseguite da militari del Servizio Centrale Investigazioni Criminalità Organizzata e del Nucleo Polizia Economico Finanziario della Guardia di Finanza di Milano – G.I.C.O. Gli indagati sono quasi tutti riconducibili alle tifoserie ultras delle due principali squadre milanesi e i reati connessi al giro d’affari legato al contesto calcistico.

I dettagli dell’operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa negli uffici della Procura della Repubblica di Milano alla presenza del Procuratore Nazionale Antimafia Giovanni Melillo, del Procuratore della Repubblica di Milano Marcello Viola, del Questore di Milano Bruno Megale, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Milano Gen. B. Andrea Fiducia, del Direttore del Servizio Centrale Operativo Vincenzo Nicolì, del Comandante del Servizio Centrale Investigazioni C.O. Gen. D. Antonio Quintavalle e di investigatori della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza.

Procura Figc chiede atti a pm: al vaglio condotta tesserati e club

Il Procuratore federale della Figc, Giuseppe Chinè, secondo quanto apprende LaPresse sta chiedendo ai pm della Procura della Repubblica di Milano l’ordinanza di custodia cautelare e gli atti di indagine non coperti da segreto per valutare se vi sono condotte di tesserati e delle due società astrattamente rilevanti per l’ordinamento sportivo.

Pm: “40 indagati, nessun dirigente Milan o Inter coinvolto”

In totale sono “una quarantina” gli indagati dell’inchiesta sulle curve di Milan e Inter. È quanto emerso durante la conferenza stampa della Procura di Milano. Fra di loro non c’è alcun “dirigente” dei club, ha spiegato il Procuratore Marcello Viola, parlando delle società come “soggetti danneggiati” da quella che il Procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo, ha definito “deriva criminale degli stadi italiani” e tentativi di “condizionamento mafioso della vita delle società calcistiche”. La capa della Direzione distrettuale antimafia di Milano, Alessandra Dolci, ha comunque spiegato che esistono agli atti dell’inchiesta “conversazioni” da cui emerge un “confronto fra ultras e dirigenti dell’Inter” e le figure deputate a “intrattenere i rapporti con la tifoseria”.

Arrestati capi curve Milan e Inter, anche bodyguard di Fedez

Tra gli arrestati nel blitz scattato all’alba tra i tifosi ultras di Milan e Inter vi sono anche i capi delle curve delle due squadre milanesi. Tra loro anche Christian Rosiello, bodyguard di Fedez. Gli arrestati sono: Andrea Beretta, Riccardo Bonissi, Renato Bosetti, Giuseppe Caminiti, Fabiano Capuzzo, Gianfranco Ferdico, Marco Ferdico, Islam Hagag, Francesco Intagliata, Francesco e Luca Lucci, Mauro Nepi, Matteo Norrito, Luciano Romano, Alessandro Sticco, Gherardo Zaccagni, Debora Turiello e Cristian Ferrario.

L’operazione è stata eseguita dalla Polizia e della Guardia di Finanza, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Milano.

Gip: “Fra curve Milan e Inter patto non belligeranza per profitto”

Dalle indagini sulle curve di Milan e Inter è emerso un “patto di non belligeranza fra le due tifoserie organizzate, a prima vista connesso ad una tranquilla gestione della vita di stadio ma, a ben vedere, caratterizzato da legami fra gli apicali esponenti delle curve al fine di conseguire profitto”. Lo scrive il gip di Milano, Domenico Santoro, nelle 537 pagine di ordinanza di custodia cautelare che oggi hanno portato in carcere e ai domiciliari 19 fra vertici ultras della Nord e della Sud dello stadio Meazza. Per il gip l’inchiesta ha svelato un “contesto in cui la passione sportiva” è un “mero pretesto per governare sinergicamente ogni possibile introito che la passione sportiva vera, quella dei tifosi di calcio, genera”.

Gip: “Da indagini emersa sudditanza Inter verso capi Curva Nord”

Le indagini condotte “hanno evidenziato che la Società interista si trova in una situazione di sudditanza nei confronti degli esponenti della Curva Nord finendo, di fatto, per agevolarli seppur obtorto collo”. È quanto si legge nella ordinanza del gip di Milano, Domenico Santoro, che oggi ha portato all’esecuzione delle 19 misure cautelari di cui 16 in carcere e 3 ai domiciliari per diversi esponenti delle curve delle due società calcistiche di Milano.

“Le conversazioni e le attività di indagine” – ricorda il gip – “concernono gli anni 2019-2020 ma la situazione, ad oggi, non è per nulla mutata (se non peggiorata)”.

Gip: “Potere intimidatorio Curva Nord su Inter”

In alcune conversazioni intercettate agli atti dell’inchiesta che ha portato oggi all’esecuzione di 19 misure cautelari nei confronti di capi ultras si evince che “il potere intimidatorio della Curva (Nord ndr) sia capace di spingere, addirittura il club a non favorire alcuna categoria di tifosi pur di non scontentare gli ultras poiché essi, in caso contrario sarebbero capaci di reazioni violente”. È quanto si legge nella ordinanza del gip di Milano, Domenico Santoro, che oggi ha portato all’esecuzione delle 19 misure cautelari di cui 16 in carcere e 3 ai domiciliari per diversi esponenti delle curve di Milan e Inter.

Inoltre “emerge chiaramente una situazione di timore e preoccupazione nei confronti della Curva qualora i suoi capi non vedessero le proprie richieste accontentate” anche nel periodo delle restrizioni per il Covid tanto da preferire “non emettere alcun tipo di abbonamento per non correre il rischio che gli ultras ne restino esclusi”, con il timore “che ‘poi questi ti vengono a prendere a casa’”.

Capo Curva a Inzaghi: “Intervieni su Marotta per i biglietti”

Per avere i biglietti della finale di Champions League che si sarebbe disputata a Istanbul il 10 giugno 2023, Marco Ferdico, uno dei capi della Nord finito oggi in carcere non solo avrebbe fatto leva su alcune vecchie glorie come Marco Materazzi e Javier Zanetti, ma “ha esplicitamente chiesto a Inzaghi di intervenire con la Società, o meglio direttamente con Marotta, al fine di ottenere ulteriori 200 biglietti” “ottenendo la promessa di Inzaghi di intercedere con i vertici societari”. È quanto si legge nella ordinanza del gip di Milano, Domenico Santoro, che oggi ha portato all’esecuzione delle 19 misure cautelari di cui 16 in carcere e 3 ai domiciliari per diversi esponenti delle curve di Milan e Inter. Ferdico parla con il tecnico nerazzurro per avere 200 biglietti in più (per un totale di 1200), e Inzaghi gli dice di “aver già parlato con Ferri e Zanetti”. Ferdico a quel punto precisa “è il direttore Marotta, bisogna parlare con lui perché lui ha l’ultima parola”.

Inzaghi: “Indagine in corso, club ha chiesto di non dire niente”

“C’è una indagine in corso, la società ha chiesto di non dire niente su quello che è accaduto“. Così il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Champions League con la Stella Rossa in merito all’inchiesta della procura di Milano che questa mattina ha portato agli arresti di alcuni ultrà delle curve di Milan e Inter. I due club non risultano indagati.

Procura apre procedimento prevenzione contro Milan e Inter

La Procura di Milano ha avviato un procedimento di prevenzione nei confronti di Inter e Milan in parallelo alla maxi inchiesta sulle tifoserie organizzate dei due club che non sono indagati. Le società dovranno dimostrare in un contradditorio di aver tagliato i legami con gli ultras e di aver predisposto modelli organizzativi per evitare infiltrazioni nei business collaterali al calcio come biglietteria, parcheggi, merchandising che sono al centro dell’inchiesta di polizia di stato, Gico e Scico della guardia di finanza. In caso contrario i pubblici ministeri potrebbero chiedere alla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano di disporre l’amministrazione giudiziaria nei confronti dei club con l’obiettivo di affidarle a un commissario per ‘bonificare’ la situazione.

Indagato il consigliere regionale Manfredi Palmeri

Il consigliere regionale della Lombardia, Manfredi Palmeri, è indagato per corruzione fra privati in un filone dell’inchiesta della Procura di Milano sulle curve e tifo organizzato di Inter e Milan che questa mattina all’alba ha portato 16 persone in carcere e 3 ai domiciliari con accuse a vario titolo di associazione a delinquere con l’aggravante mafiosa, estorsione, false dichiarazioni o attestazioni all’autorità giudiziaria, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, accesso abusivo a sistemi informatici, lesioni, percosse, rissa e resistenza a pubblico ufficiale.

Il politico, di origine palermitana, eletto al Pirellone con la lista di Letizia Moratti nel 2023 dopo 20 anni come consigliere comunale a Milano, è coinvolto nell’indagine dei pubblici ministeri Paolo Storari e Sara Ombra con polizia di stato, Gico e Scico della guardia di finanza, per alcune intercettazioni di ultras e imprenditori sulla gestione dei parcheggi dello stadio San Siro per la stagione dei concerti.

Salvini: “Fuori mafia e violenza da stadi”

“Ringrazio la polizia, io vado allo stadio da quando ho 5 anni e se qualcuno usa lo stadio per interessi suoi con puzza di mafia, camorra e ‘ndrangheta, va isolato, beccato e allontanato quindi ringrazio le forze dell’ordine. Penso anche agli scontri prima del derby di Genova, io sono un tifoso appassionato, ma la violenza e la mafia devono stare fuori dagli stadi”. Così il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, a margine del convegno Anci “Strategie, sfide e prospettive per la tutela e la gestione sostenibile dell’acqua in Lombardia”, commentando gli arresti dei vertici delle curve di Inter e Milan.

30 Settembre 2024
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