Neonati sepolti
2:12 pm, 30 Settembre 24 calendario
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La procura di Parma chiede il carcere per Chiara Petrolini

Di: Redazione Metronews
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La Procura di Parma chiede nuovamente il carcere per Chiara Petrolini, la madre 21enne dei due neonati trovati sepolti nel suo giardino, in una villetta di Traversetolo (Parma). Chiede, poi, che il seppellimento del secondo bambino (il 7 agosto 2024) venga qualificato come soppressione di cadavere, reato più grave del semplice occultamento di cadavere contestato dal gip, perchè implica l’obiettivo, da parte di chi commette il reato, di non far ritrovare mai la salma.

Appello contro l’ordinanza del Gip

A comunicarlo, è il procuratore capo di Parma, Alfonso D’Avino, che ha presentato appello contro l’ordinanza del gip del 19 settembre scorso, nella parte in cui rigettava la richiesta della Procura di misura cautelare in relazione al reato di soppressione di cadavere e disponeva gli arresti domiciliari al posto della custodia in carcere richiesta dalla Procura il 12 settembre, per i reati di omicidio volontario aggravato e di soppressione del cadavere del primo neonato partorito da Chiara Petrolini e ritrovato questo mese. La giovane, al momento, è indagata solo per l’omicidio del primo corpicino ritrovato, sui resti del secondo bimbo si stanno ancora svolgendo gli esami medico-legali per stabilire la causa della sua morte.

“In definitiva, dunque – ribadisce il procuratore capo D’Avino -, con l’atto di appello la Procura si è rivolta al Tribunale del Riesame di Bologna chiedendo che il seppellimento del 7.8.2024 venga qualificato come soppressione di cadavere (reato più grave del semplice occultamento di cadavere) e che per tutti i reati ipotizzati (omicidio volontario aggravato del 7.8.2024; soppressione di cadavere aggravato del 7.8.2024; soppressione di cadavere aggravato del 12.5.2023) sia applicata la custodia cautelare in carcere”. Più nel dettaglio – ripercorre D’Avino -, la Procura aveva presentato, il 12 settembre scorso, “una richiesta di custodia cautelare in carcere” per Chiara Petrolino per i reati “di omicidio volontario e premeditato e soppressione di cadavere aggravato commessi il 7 agosto 2024, si tratta del primo rinvenimento di neonato, da cui ha avuto origine l’indagine” e per il reato di “soppressione di cadavere aggravato, commesso in data 12.5.2023, trattasi del secondo rinvenimento, relativo alle sole ossa del piccolo, avvenuto in data 7.9.2024”. Ritrovamento avvenuto, quest’ultimo – spiega D’Avino – “a seguito delle attività di scansione del sottosuolo con elettromagnetometro, che aveva consentito di verificare anomalie e discontinuità nel giardino della casa della ragazza”.

30 Settembre 2024
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