Sangiuliano
11:46 am, 3 Settembre 24 calendario

Botta e risposta tra il ministro Sangiuliano e la consulente Boccia

Di: Redazione Metronews
ministro Sangiuliano
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«Ritengo importante sottolineare che mai un euro del ministero, neanche per un caffè, è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Boccia». Così il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano nella lettera pubblicata da La Stampa a proposito della polemica sulla presunta nomina a consulente di Maria Rosaria Boccia. Quest’ultima replica però sui social al ministro. In una serie di storie su Instagram, risponde: «Io non ho mai pagato nulla. Mi è sempre stato detto che il ministero rimborsava le spese dei consiglieri, tant’è che tutti i viaggi sono sempre stati organizzati dal Capo Segreteria del ministro». Inoltre, Sangiuliano sostiene anche che Boccia non ha partecipato alle riunioni operative per il G7 della cultura a Pompei. Lei su Instagram replica: «Quindi non abbiamo mai fatto riunioni operative? Non abbiamo mai fatto sopralluoghi? Non ci siamo mai scambiati informazioni?».

«Qualcuno mi deve delle scuse»

Sulla nomina a consigliera per i grandi eventi, che Sangiuliano nega le sia mai stata affidata, risponde: «Siamo sicuri che la nomina non ci sia mai stata? A me la voce che chiedeva di strappare la nomina sembrava femminile. La riascoltiamo insieme?», alludendo all’esistenza di un file audio. Secondo Boccia, dunque, «dopo 8 giorni di silenzio» la lettera del ministro è come «una toppa peggio del buco». «Le uniche vite turbate sono state la mia e quelle della mia famiglia», scrive ancora Boccia nella storia su Instagram, aggiungendo: «La stampa mi ha definita: influencer, accompagnatrice, sartina, “una che si vuole accreditare”, millantatrice, la Anna Delvey della politica italiana, aspirante collaboratrice, consolatrice, badante, un amore culturale. Ad oggi non ho ricevuto né le scuse da parte dei giornalisti (nonostante abbia sempre smentito tempestivamente tutte le dichiarazioni che leggevo ed ascoltavo) né le scuse di chi mi ha coinvolto ingiustamente in questa spiacevole situazione. Chiedo gentilmente ai giornalisti e fotografi di non recarsi più presso i punti vendita di proprietà della mia famiglia. Non hanno nulla da dichiarare. Vorrebbero lavorare serenamente».

 

3 Settembre 2024
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