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10:00 am, 29 Agosto 24 calendario

Scuola, allarme dei sindacati: mancano all’appello 19mila cattedre. Il ministro: “Numeri gonfiati”

Di: Redazione Metronews
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Scuola, allarme dei sindacati: mancano all’appello 19mila cattedre. Il ministro: “Numeri gonfiati” . Cattedre vacanti e un esercito di precari della scuola che supera le 250mila unità: è l’allarme lanciato da sindacati e associazioni del mondo della scuola, a pochi giorni dall’inizio della scuola. Mancano all’appello docenti e insegnanti di sostegno. Su 63.685 posti vacanti utili per le Immissioni in ruolo, ne sono stati autorizzati solamente 45.124.

Scuola, allarme dei sindacati: mancano all’appello 19mila cattedre. Il ministro: “Numeri gonfiati”

“Il 70% del totale – spiega a LaPresse Giuseppe D’Aprilesegretario generale Uil Scuola Rua – Per cui, per il 2024/25, i posti vacanti da assegnare a un supplente fino al 31/8 saranno quasi 19.000″. “Anche in questo caso si dovrà aggiungere tutto l’organico cosiddetto ‘in deroga’, posto comune e di sostegno – posti cosiddetti di fatto al 30 giugno e che rispondono alle vere esigenze delle scuole – che supererà come gli anni passati, le 230mila unità”. Sul fronte dei docenti precari, negli ultimi 3 anni sono stati: 232.636 per l’anno scolastico 2023/24; 234.576 per l’anno scolastico 2022/23; 224.958 per l’anno scolastico 2021/22.Nel 2023/24 erano 160.000 le nomine a tempo determinato effettuate solo fino al mese di ottobre.

E non va meglio per gli insegnanti di sostegno: sono 110mila le cattedre vacanti. Per l’anno scolastico 2024/2025, ormai alle porte, mancano all’appello “almeno 110mila cattedre di sostegno”, spiega a LaPresse Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori. “La maggior parte di queste cattedre manca al Nord – afferma Pacifico – e nelle ultime call veloci che si sono tenute in Campania, per esempio, sono risultate zero disponibilità. E questo non perché manchino i posti, ma perché vengono assegnati solo in deroga”.

Tra personale docente e Ata, il mondo della scuola ha un “esercito” di oltre 250mila precari “a cui vanno ad aggiungersi le supplenze brevi, le cosiddette sostituzioni”, è la denuncia della Flc Cgil. “È un fenomeno molto più ampio di quanto non si creda – afferma la segretaria generale Gianna Fracassi – Una situazione che potrebbe essere superata con l’immissione nell’organico di diritto delle scuole”. È per questo motivo che la Flc Cgil ha intenzione di “portare il tema all’attenzione del Parlamento”, come già fatto attraverso la piattaforma ‘Zero Precariato’.

“Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha deciso di accantonare circa 20mila posti che al momento restano scoperti – sottolinea – Eppure ci sono circa 30mila idonei del concorso 2020, a cui si andranno ad aggiungere quelli della selezione in corso e stanno già pensando anche a un ulteriore concorso per questo 2024, sono quelli previsti dal Pnrr”. “È per questo motivo che abbiamo già inviato la diffida al Mim chiedendo la copertura totale dei posti vacanti”, conclude.

Il ministro: numeri gonfiati

“Facciamo chiarezza si tratta di numeri del tutto gonfiati. In nessun modo si raggiungono queste cifre, 250mila insegnanti a tempo determinato, anche mettendo insieme le supplenze a orario pieno, cioè le cattedre affidate per un anno o fino al 30 giugno a un docente precario, con le supplenze su spezzoni di cattedre, spesso di appena duo o tre ore. Per risolvere il problema degli spezzoni di poche ore servono soluzioni incisive che devono passare necessariamente dal contratto collettivo e quindi avere il consenso dei sindacati: ne discuteremo con le organizzazioni della scuola e vedremo la loro disponibilità a ragionare”. Così Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito in un’intervista al quotidiano ‘Il Messaggerò.

29 Agosto 2024
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