Medio Oriente
12:08 pm, 22 Agosto 24 calendario

MO: nuova escalation di Israele su Gaza, ultimi tentativi di mediazione al Cairo

Di: Redazione Metronews
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Nuova escalation di Israele su Gaza, mentre al Cairo va in scena l’ultimo tentativo dei mediatori di Usa, Egitto e Qatar, per riuscire a raggiungere un accordo sulla tregua e gli ostaggi. Oggi le forze israeliane si sono spinte più a fondo nelle aree centrali e meridionali della Striscia.

L’affondo militare di Israele, uccise almeno 22 persone

Funzionari sanitari palestinesi hanno affermato che gli attacchi hanno ucciso almeno 22 persone in tutta l’enclave. L’affondo militare di Tel Aviv, nel tentativo di stanare Hamas, arriva poche ore dopo che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha fatto pressione sul primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sull’urgenza di siglare un accordo per una tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi, come ha reso noto la Casa Bianca. Mesi di colloqui a intermittenza su un cessate il fuoco hanno ruotato intorno alle stesse questioni, ma Israele e Hamas hanno mantenuto fermamente le loro richieste.

Netanyahu ribadisce la sua posizione sul “corridoio di Filadelfia”

Fonti israeliane, questa mattina, hanno fatto sapere che il premier Netanyahu non ha cambiato la sua posizione sulla presenza militare lungo il “corridoio di Filadelfia”. Affermazioni che smentiscono un pezzo del Washington Post in cui funzionari americani, in forma anonima, riferiscono che Netanyahu avrebbe invece offerto alcune concessioni sulla questione del controllo di questa zona cuscinetto tra Gaza e l’Egitto, dopo la sua telefonata ieri sera col presidente Usa.

Il corridoio di Filadelfia corre lungo il confine tra Gaza e l’Egitto, dove Hamas per anni ha introdotto di nascosto armi e componenti di armi. Netanyahu ha insistito sul fatto che Israele non si ritirerà per impedire ad Hamas di riarmarsi.

L’escalation di Israele nella Striscia di Gaza

Intanto nella città di Beit Lahiya, nella parte settentrionale di Gaza, un attacco a una casa ha ucciso 11 persone, mentre un altro ne ha uccise sei, tra cui un giornalista locale, in una casa nel campo di Al-Maghazi nella Striscia di Gaza centrale, hanno affermato i medici. Altri cinque sono stati uccisi in attacchi separati nel sud. L’esercito israeliano ha affermato che le sue forze hanno intensificato le operazioni a Deir Al-Balah, nella Gaza centrale, e Khan Younis, nel sud, smantellando decine di strutture militari, localizzando razzi e uccidendo militanti, nelle ultime 24 ore.

Uccisi tre palestinesi in un raid di Israele in Cisgiordania

Tre palestinesi sono rimasti uccisi in un attacco israeliano su un campo profughi di Tulkarem, in Cisgiordania. Lo ha riferito il ministero della Salute palestinese in una nota. Nel frattempo, come riporta Al Jazeera, l’ala militare di Hamas ha dichiarato che i combattenti del suo Battaglione di Tulkarem si sono scontrati con i soldati israeliani nel campo profughi di Tulkarem e hanno fatto esplodere ordigni prendendo di mira veicoli militari.

Idf, colpiti e distrutti obiettivi Hezbollah in Sud Libano

L’esercito israeliano (Idf) dal canto suo ha riferito di aver attaccato e distrutto, nella notte, obiettivi di Hezbollah in oltre 10 aree del Libano meridionale. Gli obiettivi includevano depositi di armi, strutture militari e una rampa di lancio secondo quanto riferito dai media israeliani.

La Cina invita i connazionali a lasciare il Libano

Citando la “complessa situazione di sicurezza” in Libano, in particolare nel Sud del Paese, l’ambasciata cinese a Beirut ha invitato i suoi cittadini a lasciare il Paese il prima possibile “finché sono ancora disponibili voli commerciali. Di recente, la situazione al confine tra Libano e Israele ha continuato a essere tesa e le condizioni di sicurezza in Libano sono gravi e complesse”, ha affermato l’ambasciata cinese a Beirut. La nota consiglia ai cittadini cinesi in Libano di “cogliere l’opportunità, finché i voli commerciali sono ancora in funzione, di tornare in Cina o di lasciare il Paese il prima possibile”. Nelle ultime settimane, diversi Paesi hanno esortato i propri cittadini libanesi ad evacuare il Paese, mentre aumentano le tensioni al confine con Israele.

La telefonata di ieri sera tra Biden e Netanyahu

La telefonata tra Biden e Netanyahu di ieri sera è seguita a un viaggio lampo nella regione del segretario di Stato americano Antony Blinken che ha tentato di colmare le distanze tra Israele e Hamas, senza però raggiungere alcun esito.

Hamas, che incolpa Israele e gli Stati Uniti per la mancata conclusione di un accordo, vuole un’intesa che ponga fine alla guerra a Gaza e rilasci ostaggi israeliani e stranieri a Gaza in cambio della libertà di molti palestinesi incarcerati da Israele. Ma Netanyahu afferma che la guerra finirà solo una volta sconfitto Hamas e che un cessate il fuoco per consentire lo scambio di ostaggi e prigionieri sarebbe solo una pausa temporanea mentre il gruppo militante rimane una minaccia.

I tentativi di mediazione al Cairo

Al Cairo da oggi si tenterà il tutto per tutto. Rapporti recenti indicano che i colloqui non stanno solo rallentando, secondo altri esperti sarebbero invece già falliti. Il rifiuto di Hamas di scendere a compromessi ha portato a un crescente pessimismo, con i funzionari statunitensi preoccupati che il fallimento possa portare a un conflitto regionale più ampio, coinvolgendo Hezbollah e persino l’Iran, che ha già minacciato Israele.

La portaerei Usa Abraham Lincoln è arrivata in Medio Oriente

La portaerei americana USSAbraham Lincoln e i cacciatorpedinieri di accompagnamento sono arrivati in Medio Oriente, ha annunciato l’esercito statunitense, dopo che il segretario alla Difesa Usa ha ordinato al gruppo d’attacco di accelerare la sua rotta. Con l’arrivo della Lincoln le portaerei americane nella regione arrivano a due. Almeno temporaneamente, poiché la Lincoln sostituirà la USS Theodore Roosevelt, in un momento di crescenti timori di conflitto regionale dopo gli omicidi di due dei massimi esponenti di Hezbollah e Hamas.

“La USS Abraham Lincoln (CVN 72), equipaggiata con caccia F-35C e F/A-18 Block III, è entrata nell’area di responsabilità del Comando centrale degli Stati Uniti (Uscentcom) – ha fatto sapere sui social il comando militare responsabile per il Medio Oriente -. La USS Abraham Lincoln (CVN 72), l’ammiraglia del Carrier Strike Group 3, è accompagnata dal Destroyer Squadron (Desron) 21 e dal Carrier Air Wing (Cvw) 9”, ha aggiunto l’esercito.

Il Pentagono ha dichiarato l’11 agosto che il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin aveva ordinato alla Lincoln di “accelerare il suo transito” verso il Medio Oriente, dopo averne ordinato il dispiegamento nella regione all’inizio del mese. I timori di una grave escalation sono aumentati da quando Hezbollah e l’Iran hanno giurato di rispondere ai due omicidi attribuiti a Israele alla fine del mese scorso. Un attacco israeliano alla periferia meridionale di Beirut ha ucciso un comandante di spicco di Hezbollah, Fuad Shukr, poco prima che un attacco a Teheran attribuito a Israele uccidesse il leader politico di Hamas Ismail Haniyeh.

 

22 Agosto 2024
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