MO, recuperati i corpi di sei ostaggi israeliani nella Striscia di Gaza
Le autorità israeliane hanno recuperato i corpi di sei ostaggi nella Striscia di Gaza. Sono Nadav Popplewell, Yagev Buchshtab, Yoram Metzger, Haim Peri, Avraham Munder e Alexander Dancyg.
I corpi dei sei ostaggi israeliani nella Striscia di Gaza
Il kibbutz di Nirim, dove vivevano Nadav Popplewell e Yagev Buchshtab, ha confermato che i loro cadaveri sono stati riportati in Israele. Per il kibbutz di Nir Oz, da dove erano stati rapiti lo scorso 7 ottobre, sono stati recuperati a Gaza i corpi di Haim Peri e Yoram Metzger durante un’operazione militare. Entrambi avevano 80 anni. Peri è stato ricordato come un “imprenditore, umanista e attivista per la pace” che ha salvato la moglie il 7 ottobre prima di essere rapito, scrive il Times of Israel. Metzger, che aveva lavorato in una fabbrica di vernici e in seguito in un’autofficina, era stato rapito insieme alla moglie Tami che è stata rilasciata tramite un accordo a novembre.
Inoltre il kibbutz di Nir Oz ha annunciato che l’ostaggio Avraham Munder, 79 anni, è morto durante la prigionia a Gaza, mentre suo nipote Eyal Mor ha riferito all’emittente Kan che il corpo dello zio è stato recuperato in un tunnel a Khan Younis, nel sud di Gaza.
«Secondo le prime valutazioni, il decesso è avvenuto a marzo», afferma Mor, aggiungendo che alla famiglia non è stata comunicata la causa del decesso poiché le autorità attendono il referto patologico. Il figlio di Avraham Munder, Roy, è stato assassinato il 7 ottobre e lui è stato rapito insieme alla moglie Ruti, alla figlia Keren e al suo unico nipote Ohad. Tutti e tre sono stati rilasciati in seguito a un accordo a novembre.
Alexander Dancyg, il sesto ostaggio di cui è stato ritrovato il corpo, la cui morte era stata confermata il mese scorso dalle Forze di difesa israeliana, era israeliano di origine polacca. Nato a Varsavia nel 1948 da sopravvissuti all’Olocausto, Dancyg era uno storico, collaboratore dell’Istituto Yad Vashem, agricoltore e attivo sostenitore del dialogo ebraico-polacco. Rapito da Hamas nel kibbutz Nir Oz, Dancyg aveva subito un intervento chirurgico al cuore diversi anni fa e necessitava di farmaci. In Polonia aveva ricevuto la Croce d’argento al merito dall’allora presidente polacco Lech Kaczynski. Dopo il suo rapimento, a Varsavia sono stati dipinti diversi murales con l’hashtag “StandWithAlex”. Anche la sua ex moglie e i suoi nipoti erano nel kibbutz durante il massacro del 7 ottobre, ma sono riusciti a sopravvivere nella stanza di sicurezza dove si erano rifugiati, ha raccontato il figlio Ben a Channel 12 News.
Mati Dancyg: Netanyahu «ha scelto di abbandonare gli ostaggi»
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu «ha scelto di abbandonare gli ostaggi per sopravvivere» politicamente e «pagherà per questo», afferma Mati Dancyg, figlio dell’ostaggio Alex Dancyg in una intervista a Kan News. Durante i primi mesi di prigionia suo padre era in condizioni discrete, spiega Mati citando le testimonianze degli ostaggi che sono stati rilasciati in precedenza e per questo poteva essere salvato. «Lui e tutti gli ostaggi avrebbero potuto essere riportati indietro» afferma l’uomo. «Netanyahu ha scelto di sacrificare gli ostaggi. Il karma lo giudicherà e lui ne pagherà le conseguenze», aggiunge.
Netanyahu conferma il recupero dei corpi dei sei ostaggi
Netanyahu ha confermato che l’Idf ha recuperato i corpi dei sei ostaggi e ha inviato le sue condoglianze alle loro famiglie dicendo che “i nostri cuori soffrono per questa terribile perdita”. Ringraziando attraverso X i soldati israeliani dell’Idf e dello Shin Bet per il loro “coraggio e determinazione” nell’operazione a Gaza, Netanyahu ha ribadito che“lo Stato di Israele continuerà a compiere ogni sforzo per restituire tutti i nostri ostaggi, sia i vivi sia i morti”.
Le autorità israeliane hanno rilasciato 33 detenuti palestinesi
Nel frattempo, sono 33 i detenuti palestinesi rilasciati dalle autorità israeliane che questa mattina sono rientrati nella Striscia di Gaza. Lo scrivono i media palestinesi spiegando che tra loro ci sono anche due donne. Gli ex detenuti sono entrati nell’enclave palestinese attraverso il valico di Kerem Shalom e sono stati portati allo European Hospital a Gaza.
Nuovi attacchi di Hezzbollah sul Golan
Intanto gli attacchi proseguono. Hezbollah annuncia di aver lanciato 55 razzi contro due postazioni militari dell’esercito israeliano sulle alture del Golan “in risposta all’attacco del nemico israeliano alla regione della Bekaa” agli attacchi israeliani nel Libano orientale. Secondo l’Idf alcuni dei razzi sono stati intercettati, mentre il resto è caduto in aree aperte, senza provocare vittime. Lunedì sera Israele aveva preso di mira i depositi di armi di Hezbollah nella regione.
Raid dell’Idf a Gaza City
Le Forze di difesa israeliane hanno condotto un raid aereo contro un centro di comando di Hamas allestito all’interno della scuola “Mustafa Hafez” di Gaza City: dodici i morti. Secondo l’Idf, la sala era utilizzata dal gruppo per pianificare e condurre attacchi contro i militari israeliani a Gaza e contro Israele. I militari affermano poi di aver compiuto “molti passi” per mitigare i danni ai civili nell’attacco, compreso l’uso di munizioni di precisione, sorveglianza aerea e altre informazioni. “L’organizzazione terroristica Hamas viola sistematicamente il diritto internazionale, sfruttando brutalmente le istituzioni civili e la popolazione come scudo umano per le attività di terrore”, denuncia l’Idf.
E’ salito a 40.173 il numero dei palestinesi morti nella Striscia di Gaza dallo scorso 7 ottobre, secondo il ministero della Sanità della Striscia di Gaza spiegando che solo nelle ultime 24 ore si contano 34 morti. Sono invece 92.857 le persone che sono rimaste ferite, 114 nell’ultima giornata.
Joe Biden: «Hamas si sta tirando indietro»
Sul versante delle trattative, Joe Biden, lasciando la convention democratica di Chicago, ha detto che Hamas «si sta tirando indietro» dall’accordo con Israele sui cessate il fuoco ed il rilascio degli ostaggi. «È ancora in gioco, ma non si può prevedere… non parlo con il mio team da sei ore – ha affermato il presidente americano -. Israele dice di poter trovare una soluzione… Hamas si sta tirando indietro».
I manifestanti pro Palestina riuniti a Chicago per protestare contro la guerra a Gaza, ha proseguito Biden, «hanno ragione, stanno uccidendo tante persone innocenti, da entrambe le parti».
Blinken è atterrato in Egitto, poi andrà in Qatar
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato in Egitto, dove prosegue il giro per raggiungere un accordo di cessate il fuoco per Gaza e per il rilascio degli ostaggi. Ad El Alamein, Blinken incontrerà il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e il ministro degli Esteri Badr Abdelatty. Poi si recherà a Doha.
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