Medio Oriente
12:03 pm, 11 Maggio 24 calendario

MO, l’Idf amplia le zone da evacuare mentre l’esercito va verso Jabaliya

Di: Redazione Metronews
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Da una parte i bombardamenti, dall’altra i tentativi di azioni diplomatiche. Prosegue il conflitto in Medio Oriente con l’Idf che amplia le zone da evacuare e si prepara ad attaccare Jabaliya. Secondo al Jazeera almeno 20 palestinesi sono stati uccisi in attacchi notturni nella zona centrale di Gaza e le vittime sono state portate all’ospedale di al-Aqsa: tra esse, almeno cinque minorenni. Secondo l’agenzia di stampa palestinese, gli aerei da combattimento israeliani hanno colpito diverse aree della Striscia di Gaza centrale, provocando la morte di almeno 24 persone. E l’esercito israeliano si starebbe preparando a lanciare una nuova operazione a Jabaliya, nel nord di Gaza, dopo aver individuato tentativi di Hamas di riorganizzarsi nell’area. Sarà la seconda volta che l’Idf opererà a Jabaliya dopo che è stata presa nei primi mesi dell’offensiva di terra israeliana contro Hamas.

L’Idf amplia le zone da evacuare

L’Idf ha ampliato questa mattina il numero di zone nella parte orientale di Rafah che devono essere evacuate nel contesto di un’operazione in corso contro Hamas. Le Forze di difesa israeliane, secondo quanto riportato da Times of Israel, stimano che circa 300 mila palestinesi abbiano già evacuato Rafah, nel sud di Gaza, in direzione di una “zona umanitaria” designata nelle aree di al-Mawasi e Khan Younis.

L’elenco delle zona diffuso da Adraee, portavoce in lingua araba dell’Idf

Il tenente colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba dell’Idf, ha diffuso un elenco delle nuove zone che devono essere sgomberate: i campi di Rafah e Shaboura e i quartieri di Geneina e Khirbat al-Adas. Adraee mette in guardia anche i palestinesi dall’avvicinarsi al confine israeliano.

La mossa arriva dopo che il gabinetto di sicurezza aveva votato giovedì sera per approvare un’espansione “misurata” delle operazioni dell’Idf a Rafah. Un ordine di evacuazione separato è stato dato per il nord di Gaza, nella zona di Jabaliya. In questo caso, ai civili viene detto di spostarsi nei rifugi a ovest di Gaza City. «Sei in una zona di combattimento pericolosa. Hamas sta cercando di ricostruire le sue capacità nell’area, e quindi l’Idf lavorerà con grande forza contro le organizzazioni terroristiche nell’area in cui si trova», ha detto Adraee.

Decine di civili uccisi e feriti in un bombardamento all’alba su Gaza

Decine di civili sono stati uccisi e altri feriti oggi all’alba in un bombardamento da parte di aerei e artiglieria su Gaza. I jet israeliani hanno preso di mira diverse aree della Striscia di Gaza centrale, provocando la morte di almeno 24 persone, riporta l’agenzia palestinese Wafa. L’artiglieria ha sparato dozzine di proiettili sul quartiere di Al-Zaytoun, a sud-est di Gaza City, teatro di intensi bombardamenti di artiglieria per il terzo giorno consecutivo. Preso di mira anche il quartiere di Al-Sabra, nel centro della città. Sette persone sono state uccise, altre ferite a Jabalia, a nord della Striscia di Gaza mentre a Rafah sono stati bombardati il quartiere di al-Salam e le vicinanze del valico.

Sette palestinesi arrestati durante i raid di stamattina in Cisgiordania

Almeno sette palestinesi sono stati arrestati durante i raid effettuati stamattina dalle forze israeliane in Cisgiordania. Gli attacchi sono avvenuti a Qalqilya, Jenin, Nablus e Ramallah. Tra gli arrestati ci sono i genitori di un palestinese ricercato dalle forze israeliane.

Netanyahu respinge le pressioni degli Usa, fonti anonime: Sinwar non è a Rafah

Intanto, Benjamin Netanyahu, il primo ministro israeliano, ha respinto le pressioni degli Stati Uniti per non effettuare un attacco a Rafah, affermando che Hamas ha basato lì la maggior parte dei suoi massimi leader e delle forze rimanenti.

Ma, secondo il Times of Israel, il leader di Hamas Yahya Sinwar non si nasconderebbe a Rafah. Le fonti del quotidiano israeliano non hanno detto dove si trovi attualmente, ma hanno citato recenti valutazioni dell’intelligence che collocano il leader di Hamas in tunnel sotterranei nell’area di Khan Younis, circa cinque miglia a nord di Rafah. Una terza fonte ha affermato che Sinwar si troverebbe a Gaza.

Israele ha fatto dell’eliminazione di Sinwar un elemento chiave del suo obiettivo di distruggere Hamas. A febbraio, l’Idf aveva diffuso un filmato che presumibilmente ritraeva il leader di Hamas mentre camminava in un tunnel, in quelle che sono considerate le sue prime immagini dall’attacco del 7 ottobre, di cui Sinwar è accusato, attacco che ha innescato la guerra in corso a Gaza.

Funzionari israeliani non escludono un accordo ma proseguono i bombardamenti

Funzionari israeliani affermano dal canto loro sul sito di notizie Ynet che i colloqui sugli ostaggi e sulla tregua non sono del tutto falliti e gli sforzi per raggiungere un accordo continuano insieme alle operazioni militari nella Striscia di Gaza. E aggiungono che colloqui indiretti riprenderanno “se ci saranno risposte da Hamas su cui possiamo lavorare”.

Il Qatar al lavoro per riprendere i colloqui su una possibile tregua

I diplomatici del Qatar stanno lavorando per riprendere i colloqui su una possibile tregua e un accordo sugli ostaggi entro pochi giorni a Doha. Lo riferisce il quotidiano londinese New Arab, citando fonti egiziane e occidentali, che hanno riferito che il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani ha invitato il capo dell’intelligence egiziana Abbas Kamel e il direttore della Cia William Burns a rilanciare i colloqui, ma non è chiaro se le parti hanno accettato di partecipare.

I negoziati sono in stallo da quando Hamas ha affermato di aver accettato un accordo di tregua con Israele, che, è emerso in seguito, includeva elementi fondamentalmente diversi da quelli fatti propri da Israele su cui i mediatori egiziani e qatarini avrebbero fatto delle “forzature”.

L’appello della Francia su X per porre fine all’offensiva su Rafah

La Francia ha chiesto a Israele di porre fine all’operazione su Rafah, di aprire il confine e di tornare ai colloqui per il cessate il fuoco. In un post su X, il ministero degli Esteri francese ha affermato di deplorare l’attacco israeliano nella città meridionale della Striscia lanciato martedì e ha descritto l’operazione militare come una minaccia di “causare una situazione catastrofica per la popolazione civile di Gaza”.

Il ministero ha affermato che i civili a Gaza non hanno “nessuna zona sicura” e ha invitato Israele a fermare l’offensiva militare contro Rafah e a tornare ai negoziati, “l’unica via possibile per portare al rilascio immediato degli ostaggi e ottenere un cessate il fuoco duraturo”.

La Francia ha anche invitato Israele a riaprire i valichi di frontiera di Rafah tra Gaza e l’Egitto, in modo che gli aiuti umanitari possano entrare nel territorio palestinese, e ha denunciato gli attacchi dei coloni israeliani alle spedizioni di aiuti destinati a Gaza, aggiungendo che le autorità israeliane dovrebbero porre fine alla “violenza dei coloni”.

Il Canada apre alla possibilità di riconoscere la Palestina

Il Canada apre alla possibilità di riconoscere la Palestina prima che si raggiunga un accordo di pace tra Israele e palestinesi. In una dichiarazione che segna un cambiamento nella politica canadese in Medio Oriente, il primo ministro Justin Trudeau ha ricordato che per decenni la posizione canadese è stata quella di riconoscere lo Stato palestinese solo come risultato finale di un processo di pace che implichi la soluzione dei due Stati.

«Il Canada ha deciso di cambiare – ha dichiarato Trudeau in una conferenza stampa -. Il governo di Netanyahu sta bloccando qualunque percorso verso la soluzione dei due Stati», mentre Hamas «continua a non riconoscere lo Stato di Israele».

La dichiarazione di Trudeau è arrivata mentre il Canada si asteneva nella votazione con cui l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ieri, con una maggioranza di 143 su 193 Stati membri, è tornata a chiedere l’integrazione della Palestina come Stato membro a pieno titolo.

 

 

 

11 Maggio 2024
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