Michele Savoia
12:01 am, 5 Aprile 24 calendario
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Michele Savoia: “Dai Me contro Te a Il Clandestino: adoro cambiare”

Di: Orietta Cicchinelli
Michele Savoia
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Michele Savoia dall’8 aprile sarà su RaiUno nella serie in sei puntate “Il Clandestino (un investigatore a Milano)” di Rolando Ravello, accanto ad Edoardo Leo (mentre in “Imma Tataranni 3”, con Vanessa Scalera per la regia di Francesco Amato è protagonista di puntata).

Michele Savoia e il suo personaggio

«De Giglio è un caro amico, nonché collega di Travaglia (Edoardo Leo) e Bonetti (Mattia Mele). Completamente svogliato, indurito dal lavoro nell’archivio della polizia, a tratti cinico e burbero, in realtà ha un grande cuore e darà consigli preziosi a Travaglia, aiutandolo anche, a suo modo e con la sua sedentarietà, tra un gelato e una merendina, a risolvere i casi. Il contrasto tra noi due crea dei siparietti comici parecchio divertenti e spesso, durante le riprese, è stato molto difficile rimanere seri».

Com’è lavorare con Leo? Un pregio e un difetto…
«Edoardo è un vero galantuomo, attento a mettere tutti a proprio agio, mi ha accolto come in famiglia e da subito è stato molto facile trovare feeling con lui. Il più grande pregio, perciò, è la sua galanteria d’animo e la sua bontà. Di difetti in questa prima stagione non ne ho visti, anche perché essendo lui un attore che stimo da tempo, era difficile trovarne. Se ci sarà una seconda stagione ci farò più caso!».

Regista, attore, cantante e all’occorrenza anche ballerino… In quale ruolo si sente più a suo agio?
«Di sicuro non il ballerino! Da piccolo sono cresciuto tra mio fratello che suonava, mia nonna che cantava e papà che faceva teatro dialettale. Usavo le scatole delle scarpe, dipingendole e scenografandole, per creare dei teatri di marionette e lì ho diretto le mie prime storie di bambino. Poi la folgorazione vedendo Isa Danieli in Madre Courage a teatro. Da lì ho capito che non avevo scampo. La poliedricità mi ha sempre affascinato sia sugli altri che su me stesso. Gli schemi fissi non mi sono mai piaciuti quindi, per quanto possibile, cerco di sorprendermi e mettermi alla prova con linguaggi artistici e stili sempre diversi. Purtroppo questo non sempre viene visto di buon occhio. Artisticamente (ma anche nella nostra società) è più facile incasellare, ma nonostante tutto, non demordo e mi diverto il più possibile».

È Pongo nello show dei Me contro Te

In questo periodo è in tour nei palasport italiani con lo spettacolo/concerto dei “Me contro te” nel ruolo di Pongo. Michele Savoia, cosa ama della dimensione live?
«Il dialogo col pubblico, lo scambio di energia, di storie raccontate live. La condivisione che si crea è unica. Quello che mi piace di più del teatro è il senso di comunità. Sono da poco tornato da Los Angeles e proprio lì, guardando le strade enormi che creano distanze notevoli e i villoni giganteschi, ma recintati, ho capito quanto questo valore, per me, sia fondamentale. Ho bisogno di connessioni, umanità e di condivisione, e il teatro è il luogo perfetto. Soprattutto quando si hanno platee da circa 10mila persone come in questo caso, queste sensazioni si amplificano. Sarò sempre grato ai Me Contro Te e a chi ha permesso tutto ciò perché ogni volta, grazie a loro, mi sorprendo di quel che può succedere».

Ha lavorato con registi e attori internazionali: Michael Mann, Adam Driver, Penelope Cruz, Patrick Dempsey e Shailene Woodley. Qualche aneddoto vale la pena riportare?
«Posso con orgoglio raccontare che durante le riprese di Ferrari, Adam Driver, Patrick Dempsey e Michael Mann mi hanno cantato tutti insieme Happy birthday il giorno del mio compleanno! Non succede proprio tutti i giorni! Di aneddoti, poi, ce ne sarebbero infiniti, ma non basterebbe una pagina a raccontarli. Dico solo che è stato un sogno ad occhi aperti».

La sua prima volta in scena?
«Vale aver fatto la stellina alla recita di Natale dell’asilo?».

Un progetto in cantiere?
«Ho da poco iniziato un percorso lavorativo internazionale. Ho firmato un contratto con un agente londinese e sono in trattativa anche per uno a Los Angeles. Voglio esplorare di più un cinema internazionale e, devo dire, che si stanno muovendo molte cose, ma al momento non posso svelare nulla per scaramanzia».

5 Aprile 2024 ( modificato il 4 Aprile 2024 | 15:12 )
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