Ciro Immobile, nessun processo per l’incidente con il Suv

Ciro Immobile, nessun processo per l’incidente con il Suv. Il calciatore biancoceleste e il tramviere Walter Mannoni hanno ritirato le querele.

Ciro Immobile, nessun processo per l’incidente con il Suv

Era la mattina del 16 aprile quando Ciro Immobile centrò con il suo Suv Land Rover Defender il tram dell’Atac all’incrocio di piazza Delle Cinque Giornate, nel rione Prati. Il calciatore sosteneva di aver attraversato l’intersezione stradale con il verde. il conducente del tram dichiarava che il semaforo era rosso per l’attaccante. E così l’uno aveva querelato l’altro, e viceversa, entrambi con l’accusa di lesioni gravi.

La procura aveva avviato le indagini. La polizia locale aveva cercato testimoni, analizzato le telecamere intorno al luogo dell’incidente, analizzato il funzionamenti dei semafori intorno all’incrocio, purtroppo senza riscontri decisivi per capire chi non avesse rispettato lo stop.

Alla fine gli avvocati del calciatore e del tramviere, di comune accordo, si sono presentati in commissariato per ritirare le querele di parte.

Su una cosa però i magistrati hanno messo un punto: il Land Rover di Immobile, che quel giorno viaggiava assieme alle due figlie, non aveva rispettato i limiti di velocità. Se lo avesse fatto, sostengono i pm, l’auto avrebbe frenato in tempo evitando l’impatto con il tram. Nello schianto rimasero feriti sia il calciatore che il conducente del mezzo pubblico, per fortuna senza gravi conseguenze. rimasero contusi anche i passeggeri del tram e le figlie di Immobile.