Come cambierà la Roma di Daniele De Rossi

Daniele De Rossi prepara la nuova Roma che sabato all’Olimpico affronterà il Verona. Obiettivo: ripartire dalle lacune lasciate da Mourinho e, soprattutto, calare subito la squadra nella sua visione di gioco. Ma da quale schema partirà?

Roma, Daniele De Rossi non stravolgerà la squadra

De Rossi ha avuto da allenatore una solo esperinza, quella non certo indimenticabile a Ferrara, alla Spal. In quell’occasione, nelle 17 partite in cui si è seduto in panchina ha utilizzato principalmente il 3-4-2-1 e il 3-5-2. Moduli che l’ex Capitan Futuro potrà ben adattare ai nuovi interpreti della Roma, già abbastanza abituati a questi stili di gioco.

Probabile, quindi, che  non stravolgerà troppo il sistema di gioco utilizzato dal portoghese fino a questo momento della stagione.

In realtà anche nelle gerarchie dovrebbe cambiare poco. Sicuramente confermato il portoghese Rui Patricio in porta (che la leggenda vuole non avesse più un buon rapporto con lo Special One), con Mancini e Llorente nel terzetto difensivo, in attesa dell’atteso rientro di N’Dicka dalla Coppa d’Africa e soprattutto del recupero di Smalling dall’infortunio. Con Kristensen e Spinazzola sulle corsie esterne in chiaro vantaggio rispetto a Celik e Zalewski.

A centrocampo invece si può fare poco.  Paredes, Bove e Cristante si giocheranno una maglia da titolare per presidiare la mediana, con capitan Pellegrini e Dybala sulla trequarti alle spalle dell’unica punta, oppure solamente la Joya dietro le due punte con Azmoun (che attualmente sta giocando in Coppa d’Asia con l’Iran) o Belotti a supporto del solito Lukaku.

Chi potrebbe “beneficiare”, per così dire, dell’arrivo di De Rossi sono i calciatori che sono stati suoi compagni di squadra in passato. Cioè Lorenzo Pellegrini, che potrebbe tornare protagonista in questa Roma, acciacchi fisici permettendo.

Così come Leandro Paredes, a cui DDR – non dimentichiamolo – ha deciso di lasciare la maglia numero 16 proprio su richiesta dell’argentino.

Un altro indiziato è Edoardo Bove, che in qualche modo per caratteristiche gli somiglia. Sono questi, quindi, i calciatori da cui si può ripartire. Senza dimenticare i veri big della rosa: Paulo Dybala e Romelu Lukaku.