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9:28 am, 12 Gennaio 24 calendario

Raid di Usa e Gb contro le basi dei ribelli Houthi nello Yemen, prezzi del petrolio alle stelle

Di: Redazione Metronews
Raid di Usa e Gb
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L’attacco è scattato nel cuore della notte: Usa e Gb hanno colpito alcune basi degli Houthi nello Yemen con missili e attacchi con aerei. Lo scopo, ridurre la capacità militare dei ribelli sostenuti dall’Iran che da mesi attaccano le navi nel Mar Rosso rallentando i commerci mondiali dal petrolio ai collegamenti industriali con l’Asia. Aggirare il Mar Rosso e circumnavigare l’Africa sulla rotta Shanghai-Rotterdam comporta la percorrenza i circa 14 mila miglia invece che 11 mila e l’allungamento della navigazione i 8-10 giorni. La reazione iraniana ai raid anti-Houthi è stata immediata: il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani, afferma che l’Iran «condanna fermamente» gli attacchi aerei nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi. «La consideriamo una chiara violazione della sovranità e dell’integrità territoriale dello Yemen, nonchè una violazione delle leggi, dei regolamenti e dei diritti internazionali», aggiunge Kanaani.

Raid di Usa e Gb, l’Iran minaccia reazioni

Dura la reazione di Mosca. La portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova denuncia gli attacchi come una «escalation» e ha «obiettivi distruttivi». «Gli attacchi statunitensi in Yemen sono l’ennesimo esempio della distorsione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu da parte degli anglosassoni e del totale disprezzo per il diritto internazionale in nome dell’escalation della situazione nella regione per raggiungere i loro obiettivi distruttivi». La missione russa all’Onu ha richiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per oggi in relazione agli attacchi Usa-Regno Unito contro lo Yemen, ha dichiarato la Missione permanente russa presso le Nazioni Unite. La missione ha dichiarato all’agenzia di stampa russa Tass che la riunione è prevista per le 10 a New York (le 16 in Italia). Mercoledì scorso una risoluzione del Consiglio di Sicurezza ha chiesto agli Houthi dello Yemen di porre immediatamente fine ai loro attacchi alle navi nel Mar Rosso. La Russia e la Cina – membri permanenti del Consiglio – si sono astenute dal voto su tale risoluzione, insieme ad Algeria e Mozambico, mentre 11 nazioni hanno votato a favore. Preoccupazione è espressa anche da Riad: «Il Regno dell’Arabia Saudita segue con grande preoccupazione le operazioni militari che si svolgono nella regione del Mar Rosso e gli attacchi aerei su una serie di siti nella Repubblica dello Yemen», si legge in una nota che invita «all’autocontrollo» e ad «evitare un’escalation».

Cinque vittime e sei feriti

Hamas ed Hezbollah hanno condannato gli attacchi statunitensi e britannici contro obiettivi Houthi nello Yemen. In una nota, Hamas ha definito gli attacchi «un atto di terrorismo non calcolato» e una palese aggressione contro la sovranità yemenita. Il gruppo filo-iraniano basato in Libano Hezbollah ha definito gli attacchi contro obiettivi Houthi «palese aggressione americano-britannica». Intanto si è appreso che nei raid sono rimaste uccise cinque persone e altre sei sono rimaste ferite. Il bilancio ufficiale è stato diffuso dalla milizia sostenuta dall’Iran. «I raid hanno portato alla morte di cinque martiri e al ferimento di altri sei appartenenti alle nostre forze armate», ha riferito il portavoce militare Houthi Yahya Saree.

Vola il prezzo del petrolio

Prezzi del petrolio in aumento dopo che le forze statunitensi e britanniche hanno lanciato attacchi contro i ribelli Houthi sostenuti dall’Iran a seguito degli attacchi alle navi nel Mar Rosso, alimentando preoccupazioni per un conflitto più ampio nei Paesi della regione ricchi di greggio. I raid hanno pesato sul “sentiment” degli investitori. I prezzi del petrolio sono balzati di oltre il 2% sui mercati asiatici ed estendendo i guadagni di ieri per l’acuirsi della crisi geopolitica in Medio Oriente che ha fatto aumentare il premio di rischio sui prezzi del greggio. I future del Wti salgono del 2,3% a 73,71 dlr al barile, quelli sul Brent del 2% a 78,95 dlr.

 

12 Gennaio 2024
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