Amori di Cristallo
11:49 am, 22 Dicembre 23 calendario
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Amori di Cristallo collettiva avellinese contro la violenza sulle donne

Di: Redazione Metronews
Amori di Cristallo
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Amori di Cristallo è l’imperdibile Mostra collettiva Artisti uniti nel loro grido contro la violenza sulle donne e violenza di genere fino al 5 gennaio 2024 nel Complesso Monumentale del Carcere Borbonico di Avellino, a cura di Antonio Bergamino. L’esposizione sta suscitando grande interesse ed è occasione di dibattito tra le scolaresche.

È la scena di un crimine quella che ci si trova davanti e che cattura l’attenzione dei visitatori. Nel mezzo un abito rosso e sacche di sangue con bandiere di nazioni diverse, dove crimini contro le donne sono all’ordine del giorno. È L’ultima scena della poliedrica artista Paola Nazzaro.

“Buste di spazzatura, neri testimoni della cruda violenza del reale. Bruciano i valori nella discarica degli esseri non più umani. No, non è un film d’azione: ma l’Ultima scena. Una donna trucidata, l’ennesimo femminicidio impunito”. Sono parole che affondano nell’anima e nella coscienza collettiva quelle della Nazzaro, costumista, designer e scrittrice, nonché regista di una delle scene più forti di Amori di Cristallo. È suo (con la collaborazione del fratello, l’abile sarto Ciro Nazzaro) l’abito rosso sfilacciato, dal ventre rigonfio di una vita interrotta prima di nascere.

Amori di Cristallo e L’ulima scena contro ogni violenza

Su un’asta da trasfusioni centinaia di sacche di sangue come un albero della vita. Sospeso dalle bretelline un abito rosso oscilla impercettibilmente, alimentato dai tubi della flebo. Pare respiri, goccioli, lacrime di rubini dei rosari del mondo senza frontiere. Basteranno queste sacche di sangue versato da altre donne per salvarla, per tenerla in vita? Troverà la forza per salire sul palco per ricevere l’ultimo applauso del suo coraggio? L’abito è strappato, bruciato in più punti, schegge di specchi intorno disseminate. Occhi innocenti di bambini mai nati spuntano interrogativi tra I buchi lacerati. Silenzio sospeso. Se lo chiede Paola Nazzaro nell’Ultima scena della Mostra.

“Un grido disperato il suo dopo le tante recenti violenze perpetrate sulle donne, ragazze, amanti, mogli, madri! “Mamma… mamma – si legge in uno dei dove sei? Perché non sento più le carezze della tua mano? Mamma… mamma perché non indossi più quell’abito bianco che ti rendeva così felice? Eri bella mamma, come una stella del cinema, tutti si giravano a guardarti. Mamma perché ora indossi questo nero mantello? Ho freddo… non ti vedo. Perché papà diceva di amarci e ci ha pugnalato alle spalle? Mamma rispondi, perché non sono venuti in tempo a salvarci? Tu avevi chiesto aiuto tante volte, me lo ricordo. Ma nessuno ti ha creduta. Non voglio nascere nel vostro mondo brutale che consente che alle mamme si faccia del male! Non voglio nascere, voglio stare sempre con te, Mamma. Ho freddo… sento il battito del cuore farsi lontano. Dove sei mamma, allunga la mano, fai presto. È sempre più buio, qui dentro. Ci stanno chiudendo in una custodia. Sento il freddo della cerniera sulla mia testa. Fai presto mamma. Sono qui, ti aspetto, allunga le braccia. Ti amerò per sempre.”

Amori di Cristallo è un pugno nello stomaco…

Paola Nazzaro al lavoro

 

22 Dicembre 2023
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