Teatro Milano
4:10 pm, 23 Novembre 23 calendario

Irina Brook fa volare vita e teatro sulle ali del Gabbiamo di Čechov

Di: P.P.
condividi

TEATRO Suo padre, Peter Brook, aveva messo in scena Il giardino dei ciliegi di Anton Čechov nel 1984 nel suo teatro parigino, Le Bouffes du Nord. Poi, nel 1990 portò quello spettacolo al Majestic Theatre di Brooklyn, New York. Questi furono gli unici “contatti” tra il grande regista scomparso il 2 luglio 2022 e il drammaturgo russo morto nel 1904.

Seagull Dreams di Irina Brook all’Elfo Puccini

Ora la figlia di Peter Brook, Irina, si riavvicina a Čechov “usando” il Gabbiano per far rivivere in scena la sua biografia di figlia d’arte. Dal 28 novembre al 3 dicembre Seagull Dreams – I sogni del Gabbiano sarà di scena nella sala Shakespeare del Teatro Elfo Puccini di Milano.

Irina Brook ne firma l’adattamento, la regia, le scene, i costumi e i video che sono parte integrante della drammaturgia.

«Il Gabbiano parla del nostro mestiere»

«Il Gabbiano – spiega la regista – parla del nostro mestiere con tutto l’amore appassionato e la crudeltà disperata che può suscitare. Al centro ci sono i temi ineludibili del successo e del fallimento, la necessità di vivere una vita di creatività, e la più distruttiva delle malattie avvertite dagli artisti: il bisogno dell’approvazione».

Irina Brook esplora la propria biografia di figlia d’arte attraverso Čechov

Irina Brook esplora la propria biografia di figlia d’arte attraverso le parole di Anton Čechov. I temi e le atmosfere del teatro cechoviano riaffiorano dal vissuto personale della regista, la cui mamma, l’attrice Natasha Parry, era di origini lettoni-russe, come anche l’atmosfera inglese e americana degli anni ’70, quella dei suoi anni di giovane attrice: la malinconia per un’epoca che tramonta e la tensione verso qualcosa che deve ancora nascere e che fatica ad imporsi, l’eterno conflitto tra giovani artisti e “vecchie glorie”.

La Brook trasporta il Gabbiano dagli anni ’70 ad oggi

La regista trasporta la vicenda de il Gabbiano in un contesto realistico – dagli anni ’70 ai giorni nostri proiettati verso una meta realtà – mischiando ricordi personali e esperienze di vita degli interpreti maturi alle aspirazioni e ai desideri della nuova generazione di giovani attori e attrici: la passione per il palcoscenico, l’impegno, il gioco, il desiderio di proiettare la vocazione teatrale nel futuro, includendo le nuove tecnologie, ma anche le umiliazioni, le incertezze, il nomadismo.

Seagull Dreams vuole raccontare così l’essenza stessa del teatro, la sua quotidianità, con le fatiche, gli errori, le paure di chi lo fa, da sempre o da poco.

Il teatro come laboratorio dei sentimenti e della vita

Con questa messinscena, Irina Brook continua a portare avanti la sua intensa ed emozionate riflessione sul teatro, inteso come laboratorio dei sentimenti e della vita, come palcoscenico delle dinamiche di una famiglia di attrici e drammaturghi, di una compagnia.

Irina Brook dirige Pamela Villoresi, Geoffrey Carey e i giovani del Biondo

Sul palco, Pamela Villoresi e Geoffrey Carey, vestiranno rispettivamente i panni di Arkadina, attrice, moglie e madre, e di Sorin, un attore che è cresciuto nel confronto con il padre divo dei film western e che porta in scena tutto il mondo anglosassone di Irina Brook, lingua compresa. Entrambi rappresentano persona e personaggio, mettendo in gioco il loro vissuto che si intreccia con quello del dramma cechoviano.

Non poteva essere altrimenti per Seagull Dreams – I sogni del Gabbiano in cui vita e teatro sono profondamente legati anche tra i giovani che provengono dalla scuola del Biondo di Palermo e che attraverso Čechov narrano le loro aspettative, le frustrazioni e i sogni che animano i primi passi nel mondo teatrale. Fra loro Giuseppe Bongiorno, Emanuele Del Castillo, Miguel Gobbo Diaz, Monica Granatelli, Giorgia Indelicato e Giuseppe Randazzo.

Seagull Dreams – I sogni del Gabbiano è prodotto dal Teatro Biondo di Palermo in collaborazione con Dream New World – Cie Irina Brook. La traduzione e la collaborazione artistica sono di Alessandro Anglani; le luci di Antonio Esposito.

P.P.

 

 

 

 

 

 

 

 

23 Novembre 2023
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo