Musica
4:30 pm, 27 Ottobre 23 calendario

Laura Pausini: «Le Anime Parallele riconoscono la diversità»

Di: P.P.
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MUSICA Non solo in Italia, ma anche in tutto il resto del mondo è disponibile da oggi il nuovo (e tanto atteso dai fan) album firmato da Laura Pausini, Anime Parallele / Almas Parallelas. A presentarlo è lei stessa, vestita da rosa, tra un selfie e un altro letteralmente sommersa dai fan che hanno assaltato uno store in piazza San Babila a Milano, mandando in tilt la viabilità cittadina.

Laura Pausini: «Le Anime Parallele riconoscono la diversità»

«Questo disco – spiega la Pausini – celebra il diritto all’individualità degli esseri umani in quanto cittadini che abitano il mondo e che percorrono insieme le stesse strade, ma con anime, sogni e desideri diversi. Per questo di fatto, “Anime Parallele”.  Anime che vivono la terra come luogo comune, fatto di infinite strade, che come strisce pedonali non per forza si incrociano, pur creando insieme la stessa comunità. Il vero obiettivo è accogliere anche e soprattutto chi non incrocia il nostro cammino. Perché è facile rispettare chi conosciamo, ma lo è altrettanto rispettare chi non conosciamo? Abbiamo punti di vista, culture e idee differenti, non siamo quindi le stesse persone, e riconoscere questa diversità è un valore oltre che una sfida».

In un mondo di indifferenza e giudizi affrettati, Laura Pausini percorre la via del rispetto e dell’empatia, e promette di mostrare ancora una volta la sua voglia di essere una donna forte ma con le sue preoccupazioni e i suoi dubbi, coerente con se stessa e con il suo percorso, lei che ad ogni passo non ha mai mancato di mettersi in discussione.

«Dopo la pandemia siamo diventati tutti Anime Parallele»

«La pandemia – prosegue Laura Pausini – ci ha costretti ad ascoltare i nostri pensieri e le nostre domande, fino a quando siamo tornati a vivere, senza essere più quelli di prima, siamo diventati tutti Anime Parallele, omologati per paura di essere esclusi, anche se più lontani gli uni dagli altri, con meno punti di riferimento e d’incontro. Mi sono chiesta come volessi sopravvivere a questa nuova realtà, affrontandola. Non ho trovato tutte le risposte, ma continuo a cercarle. E in questo processo ho capito che l’unico modo era iniziare a guardare noi stessi da fuori, come se i miei occhi fossero sopra di me, sopra noi piccoli esseri umani che camminano per le strade del mondo. Ho messo al centro l’individualità e il suo diritto a essere rispettata. E così è nato il filo conduttore che lega i brani del mio album».

«Orgogliosa dei Måneskin, ma loro non cantano in italiano all’estero»

Il doppio titolo in italiano e spagnolo attira una domanda sulla difficoltà oggi di imporre all’estero la musica cantata in italiano. E il discorso si sposta subito sui Måneskin. «Sono molto orgogliosa dei Måneskin, del loro cammino, del loro percorso visto da dove sono nati – dice la Pausini -. Loro però non cantano in italiano, mentre ad esempio dagli anni ’90 cantanti come me ed Eros Ramazzotti hanno avuto successo all’estero cantando in italiano. Oggi però è molto più difficile».

«La mia famiglia coinvolta nell’alluvione: è ancora un disastro»

Poi un pensiero vola alla Romagna alluvionata. «A Solarolo – racconta l’artista – la mia famiglia è stata molto coinvolta dall’alluvione; abbiamo due case: in una doveva nascere una sorta di museo. Ma ancora non possiamo iniziare i lavori. E’ ancora un disastro, molte case non sono ancora agibili e i miei zii hanno perso la loro abitazione. Per fortuna i romagnoli si aiutano molto; ringrazio anzi tutti i volontari venuti da tutta Italia per aiutarci».

«Andare a Sanremo? Non penso, preferisco stare con mia figlia»

Si torna a parlare di musica e la domanda è obbligatoria: andrà al prossimo Festival di Sanremo? «Me lo hanno chiesto, ma non penso di andare – risponde -. Se ho un giorno senza concerto, non vado a Sanremo, sto con mia figlia».

«E’ il primo anno che faccio il tour con Paola – spiega la Pausini – che tra l’altro fa la V elementare e ha pure l’esame. Non è facilissimo nella mente di una madre pensare di staccarla da scuola, mi sento molto in colpa. Abbiamo deciso che in Europa non verrà con noi – conclude -. Quando è possibile torneremo la notte da lei. Invece in America la portiamo assieme a una tutor, vediamo se funziona».

L’album è stato anticipato da Durare, credit song de I Leoni di Sicilia

Anticipato dal successo del singolo Durare / Durar, scelto come end credit song della serie Disney+ I Leoni di Sicilia, e dei brani Un buon inizio e Il primo passo sulla Luna, Anime Parallele /Almas Parallelas arriva come un progetto ambizioso che vuole celebrare l’individuo, raccontandolo attraverso esperienze diverse tra loro.

Un vero e proprio concept album che racchiude storie di diverse persone, compresa la stessa Laura Pausini il cui sogno è quello di vivere in un mondo che condivide i luoghi, ma non per forza le idee, e nel quale vige comunque rispetto e c’è amore.

Ogni brano è rappresentato da personaggi che diventano simboli

Seguendo questo concept la Pausini sceglie di rappresentare ogni canzone tramite uno o più personaggi che interagiscono con un diverso oggetto, e insieme ne diventano simbolo, alternandosi sulle ormai note strisce pedonali, raffigurati da vari punti di vista: nella versione standard come un quadro dall’alto, come un’istantanea di gruppo nella versione vinile, e raccontati ad uno ad uno in speciali card grafiche che arricchiscono la speciale versione deluxe.

In viaggio tra i diciotto brani di Anime Parallele: da Zero a Davanti a noi

E’ quai un percorso musicale circolare, più che “parallelo” quello che Laura Pausini intraprende nei 16 brani del nuovo album e nelle due bonus track: si parte da Zero per cominciare con Un buon inizio che sappia Durare in una realtà che Eppure non è così; ma cercare di scoprire Cos’è Tutte le volte è un po’ come compiere Il primo passo sulla Luna. Affinché siano Più che un’idea, le Anime Parallele devono Però passare attraverso l’individualità con alcuni Flashback che valga la pena di ricordare per andare Oltre la superficie. Perché queso viaggio si conclude solo Davanti a noi.

Le prime sei tracce del nuovo album

Zero è la prima traccia, una sorta di canto liberatorio di una donna consapevole delle proprie esigenze, che sceglie di volersi bene e non accontentarsi più, sfidando la paura di affrontare l’ignoto a colpi di nuove emozioni ed esperienze segnanti. A sostenere le liriche una ritmica pop-dance salda ed esplosiva, come esplosivo è il messaggio lanciato, perché nelle emozioni non ci sono mezze misure e un secondo sprecato è un secondo perso.

Il secondo brano è Un buon Inizio, una dichiarazione di intenti potente e viscerale, supportata da una scrittura moderna e incalzante. Dentro c’è tutta la luce e la speranza che ogni nuovo inizio porta con sé, e la consapevolezza che in un mondo in costante cambiamento anche le cicatrici servono per volare meglio, per andare a vedere cosa c’è dopo, senza sedersi sul passato. Un buon inizio è una fotografia di tutto ciò che ha portato Laura Pausini fino al compimento di 30 anni di carriera. Presentato il 27 febbraio durante la maratona New York, Madrid e Milano, segue Zero come se le due tracce, in qualche modo, si parlassero e aprissero la strada al viaggio che Anime Parallele propone.

Dedicata a chi sa che durare insieme si può, Durare e una ballad che mette al centro due persone che si conoscono, si desiderano e vivono un amore che evolve col tempo, con passione e impegno quotidiano. Profonda ed essenziale, racconta nota dopo nota come sia ancora possibile inventarsi e capirsi per costruire un percorso di vita insieme, scoprendo quant’è bello dividersi un destino. Una canzone dedicata alle persone che sanno che durare, insieme, è ancora possibile.

Il quarto brano è Eppure non è così: su una base dalle venature pop dance elettronico, la Pausini delinea in 3 minuti e 39 secondi i contorni delle fragilità di chi si sente esposto, in bilico tra abbracciare la propria libertà e adattarsi alle aspettative degli altri. Qui i riff di chitarra elettrica arrivano diretti come graffi, a squarciare il velo di una realtà che eppure non è così.

Segue Cos’è, un’introspezione recondita e viva, intima e sincera. Un acquerello dalle tinte soffuse per restituire il senso di smarrimento di chi, attanagliato dai ricordi, non riesce ad andare avanti e volgere altrove la propria direzione. Innescata dal pianoforte, la melodia di questa moderna ballad acquista progressivamente forza trovando il suo culmine nel ritornello, spazio in cui è racchiuso il significato più profondo di una domanda che sembra non avere risposta.

Tutte le volte, invece, è un grido di malinconia e tormento, mosso da una passione carnale che diventa ossessiva anche se ci si rende conto di vivere una storia sbagliata, e nonostante questa consapevolezza non si riesce a farne a meno. Le armonie, delicate e cadenzate nelle strofe, esplodono nei ritornelli, potenti, fatti di alti e bassi e chiaroscuri, in un’altalena di stati emotivi, di attrazione irresistibile e lacerante distacco.

Gli altri brani di Anime Parallele

Dopo il già noto Il primo passo sulla Luna, arriva nell’album Anime Parallele, Dimora naturale: uno scrigno prezioso, le pareti spesse di due cuori, di madre e di figlia, il legame ancestrale che le unisce fin dal primo respiro. Un beat contemporaneo con ispirazione novantiana e suoni elettronici si fondono con una scrittura e un’atmosfera avvolgente come un abbraccio. Dimora Naturale è il posto dove tornare sempre, è il reciproco abitarsi, prendersi per mano in un canto all’unisono, dove le atmosfere si fanno via via più delicate, e l’impasto sonoro tenero e sognante, addolcito da una cornice di archi.

Il nono brano si intitola Più che un’idea e si concentra sulla consapevolezza di essere uniti, di essere più che un’idea prendendo forma e colore in un campionario di immagini tenere e poetiche, frutto di un’intensa riflessione sul sentimento che lega due innamorati, legati da una passione travolgente. In questa missiva a cuore aperto il riff di chitarra guida il brano verso il ritornello in cui la potenza vocale della Pausini grida più che mai all’amore profondo.

Nel brano che regala il titolo all’album, Anime Parallele, Laura traccia le linee rette di vite diverse tra loro che, senza incrociarsi necessariamente, sono attratte l’una all’altra da un’energia purissima, una connessione magica e speciale. La melodia, squisitamente pop, è un invito a gran voce a percorrere la traiettoria della vita senza perdere il contatto con gli altri.

In Però è raffigurata la fotografia della consapevolezza di un sentimento i cui tratti iniziali vanno man mano a scemare. Forse la fine di un rapporto tra due persone costellato di ricordi indelebili e segreti inconfessabili passa sotto la lente della determinazione di chi ha deciso di mettere sé stesso al primo posto. La forza delle liriche raggiunge la massima espressione nel ritornello in cui Laura incornicia la strofa-chiave: non sono quella che ha perso di noi.

Flashback è invece una traccia dalle luci scure, dove la memoria si srotola in un lento rewind di ricordi del passato, che lacerano seppur a tratti sbiaditi: sulla scia del serrato ticchettio di un orologio il brano apre un varco temporale su un episodio che segna inevitabilmente il destino di chi subisce una violenza inconfessabile, fatta di flashback che nessuna memoria riesce a cancellare. Storia vera, arrivata a Laura Pausini da una sua fan di vecchia data e a lei dedicata.

Venere, Vale la pena, Oltre la superficie e Davanti a noi

Il tredicesimo brano si intitola Venere ed è un viaggio introspettivo che si veste di vibranti sfumature synth e pop. Un sound chill accompagnato dal ritmo costante della batteria fa da tappeto a quella fuga dalla quotidianità necessaria per riscoprirsi, tra pregi e difetti.

Poderosa e solenne, Vale la pena, la canzone firmata da Julio Reyes Copello, con un intro d’archi regala un’inaspettata apertura cinematografica, preannunciando un flusso di pensieri intimo e delicato, guidato dalla nostalgia. Gli innesti orchestrali donano ampio respiro al brano e profondità a quell’ultima scena fissata nella memoria, l’ultimo attimo felice insieme che vale la pena ricordare. Non ha senso amare, non legarsi a qualcuno solo per paura che possa svanire, ne varrà sempre la pena. Altro brano ispirato da una fan, dedicato a una persona scomparsa in un incidente stradale, una storia accolta dalla sensibilità e dall’empatia più unica che rara che caratterizza da sempre l’artista nel rapporto con il suo pubblico.

Sorretta dall’incedere incalzante del basso elettrico, Oltre la superficie attiva un filo diretto con una persona speciale, quella che scavando sottopelle sa decodificare e amare anche i lati più spigolosi di chi ha di fronte, al contrario dell’abitudine diffusa di non saper guardare al di là dell’aspetto fisico e delle cicatrici che tutti ci portiamo dentro. Un inno pop-rock alla bellezza della complicità tra anime che si sono trovate e continuano giorno dopo giorno a scegliersi.

I saliscendi emozionali di Anime Parallele trovano il loro approdo sicuro in Davanti a noi, colonna sonora di un giorno speciale, le più romantiche promesse, quelle matrimoniali: prendersi cura l’uno dell’altro e superare le sfide mano nella mano, liberi di scegliersi sempre, in ogni istante della propria vita.

Infine, le due bonus track: Nemica, una dedica a sé stessi dal sound grintoso e nuances pop rock che trascina l’ascoltatore verso un ritornello che profuma di consapevolezza, quella di essere ad un tempo migliori alleati o nemici giurati della propria persona. Un viaggio nei chiaroscuri dell’anima, che ne attraversa tutte le sfumature, portando in luce un tesoro profondo: è proprio quando si è più fragili, in conflitto col proprio io, che nasce la voglia di tornare a guardare in faccia il futuro e scrivere con coraggio la propria storia; e All’amore nostro, toccante racconto di una storia al capolinea in una slow ballad sensuale, punteggiata dal pianoforte, intensa e delicata, dal testo finemente introspettivo. Dentro c’è quel senso di disillusione che rimane quando una relazione finita male ha lasciato ferite così profonde da non permettere di tornare a provare le emozioni di un amore vero.

Anime Parallele arriva  a 5 anni da Fatti Sentire e dopo il tour mondiale

Il nuovo progetto discografico internazionale della Pausini arriva a 5 anni di distanza dall’ultimo disco in studio “Fatti Sentire”, che aveva visto la luce nel marzo del 2018. In quei cinque anni l’artista italiana più premiata del mondo, che vanta 2 miliardi di streaming su Spotify, è stata protagonista di un tour mondiale, un biopic, un Golden Globe e una nomination agli Oscar, oltre a numerosi premi.

Questo 2023 rappresenta il 30esimo anno della sua carriera, festeggiata con una maratona live di 24 ore da record, con tre speciali performance a New York, Madrid e Milano e con la recente nomina di Latin Recording Academy Person of the Year 2023.

Anime Parallele anticipa il Laura Pausini World Tour 2023/2024

Anime Parallele anticipa il Laura Pausini World Tour 2023/2024 che, dopo le speciali anteprime di piazza San Marco e plaza de España dello scorso luglio, prenderà il via in Italia a dicembre e porterà l’artista a esibirsi nelle arene più prestigiose d’Europa, America Latina e Stati Uniti.

La Pausini incontrerà i fan Rimini il 2 dicembre

A una settimana dall’inizio del suo tour Laura Pausini incontrerà gli affezionatissimi iscritti al suo Fanclub Ufficiale (LAURA4U Laura Pausini Official Fan Club) durante uno speciale raduno che si terrà il 2 dicembre allo Stadium di Rimini. L’evento prende il titolo di LAUNATICI ispirato al singolo Il primo passo sulla luna.

P.P.

27 Ottobre 2023
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