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3:25 pm, 13 Settembre 23 calendario

Scoppio in una fabbrica di esplosivi, muoiono tre operai

Di: Redazione Metronews
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Tragico scoppio – con un gigantesco boato udito a molti chilometri di distanza – questa mattina alla «Esplodenti Sabino spa», azienda leader mondiale per il recupero di materiali da munizioni militari di attività di smilitarizzazione, bonifica di siti contaminati, smaltimento di prodotti contenenti esplosivi (airbag, cinture di sicurezza, razzi di segnalazione). Tre operai sono morti e altri sono rimasti feriti per un’esplosione nello stabilimento di Casalbordino (Chieti) per ragioni che devono essere ancora accertate. Le tre vittime sono Fernando Di Nella, di Lanciano (Ch); Gianluca de Santis, 40 anni, di Palata (Cb) che lascia moglie e due bimbi; e Giulio Romano, residente a Casalbordino (Ch). Già in passato, il 21 dicembre del 2020, altri tre operai della stessa azienda avevano perso la vita mentre erano impiegati nel locale che ospitava il forno statico, impianto adibito per la bruciatura di polveri di lancio, artifizi illuminanti, fumogeni ed esplosivo. Per questa vicenda la procura di Vasto, che indaga per omicidio colposo plurimo aggravato e disastro colposo, ha contestato ai vertici aziendali la violazione di una serie di norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.

Uno scoppio e poi l’inferno

«La nostra storia – si legge sul sito della Esplodenti Sabino spa, da sempre appartenuta ad un’unica famiglia – inizia circa cento anni fa con la produzione di fuochi d’artificio, seguiti successivamente da polvere nera, cartucce di polvere e altri fuochi d’artificio militari. Le attività che ancora oggi rappresentano il core business iniziano nel 1978 nel settore civile e militare con lo scarico e la manutenzione di munizioni convenzionali e non convenzionali e sistemi d’arma bomba a grappolo». Parallelamente l’azienda si occupa della riformulazione e produzione di esplosivi per uso civile e industriale, smaltimento di air-bag e cinture di sicurezza per il settore automotive e razzi di segnalazione per il settore marittimo.

Domani l’udienza per l’incidente del 2020

Quasi per ironia della sorte, proprio domani è prevista davanti al gup del Tribunale di Vasto (Chieti) l’udienza preliminare relativa all’incidente avvenuto il 21 dicembre del 2020 alla Sabino Esplodenti di Casalbordino (Chieti) nel quale persero la vita altri tre operai. Nel procedimento sono dieci gli imputati, compresa la società, che sono accusati di cooperazione colposa in omicidio colposo, per colpa generica cagionata dalla negligenza, imprudenza e imperizia, e per colpa specifica, consistita nella violazione di diverse norme antinfortunistiche. Gli imputati sono il legale rappresentante e presidente del Cda della Esplodenti Sabino spa, il direttore dello stabilimento, il responsabile del servizio protezione e prevenzione, quattro consiglieri di amministrazione, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, il capo reparto, la società in persona del legale rappresentante, società che è sottoposta a procedimento penale per responsabilità amministrativa per omicidio colposo plurimo.

Sicurezza sul lavoro priorità del governo

«Il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro rappresenta una priorità per il governo che va conseguita anche attraverso un continuo e più serio confronto con le parti sociali – ha detto la ministra del Lavoro, Marina Calderone, esprimendo il suo cordoglio alle famiglie degli operai morti nel chietino – sono convinta che vi sia l’urgenza di avviare un corale processo di sensibilizzazione culturale per una più ampia e solida consapevolezza non solo del rischio ma anche e soprattutto del rispetto della vita». In merito all’attività di vigilanza straordinaria avviata dall’Ispettorato nazionale a inizio settimana nell’edilizia e nei cantieri ferroviari, «dai primi dati emerge un quadro preoccupante con una diffusa disapplicazione delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Nella sola giornata di lunedì 11 settembre sono stati mobilitati 600 ispettori, che hanno verificato 186 cantieri e 382 aziende, rilevando la disapplicazione delle norme in materia di sicurezza».

Ok della ministra Calderone alla mozione unitaria

La ministra Calderone ha poi espresso il parere favorevole del governo sulla mozione unitaria sulla sicurezza nei luoghi di lavoro che sarà votata nell’Aula del Senato. «Una proposta collettiva che investe tutti noi, dal governo al Parlamento passando per le sigle delle parti coinvolte. Ed è con lo spirito di massima collaborazione che accolgo con grande favore questa mozione – ha detto Calderone – con l’auspicio che il tema della sicurezza dei lavoratori possa uscire dal novero degli argomenti oggetto di polemica politica. Quindi esprimo sull’intero testo il parere favorevole del governo e mi sento impegnata a riferire puntualmente a quest’Aula degli sviluppi dell’attività ministeriale e a collaborare con la Commissione d’inchiesta». La mozione congiunta dei gruppi sulla sicurezza nei posti di lavoro è stata poi approvata all’unanimità dal Senato con 139 voti favorevoli.

13 Settembre 2023
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