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8:14 am, 9 Settembre 23 calendario

Fortissimo sisma 6.8 in Marocco, colpita Marrakech. Centinaia di vittime, rovine e devastazione

Di: Redazione Metronews
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Un devastante terremoto 6.8 ha colpito verso la mezzanotte di ieri il Marocco con echi anche nelle nazioni confinanti, la Mauritania, l’Algeria, Gibilterra e perfino in Portogallo.

Marocco devastato dal sisma

Il bilancio delle vittime sale di ora in ora, l’ultimo aggiornamento parla di 2.012 morti e 2.059 feriti. Il sisma ha letteralmente raso al suolo interi villaggi, in particolare nelle province e nei comuni di al-Haouz, Taroudant, Chichaoua, Ouarzazate e Marrakech, gravemente colpita. Proclamati tre giorni di lutto nazionale.

L’epicentro del sisma, di magnitudo 6,8 secondo l’Istituto Americano di Geofisica (USGS), ma 7.0 per l’Istituto di Rabat, è stato a sud-ovest della città di Marrakech, 320 km a sud della capitale Rabat. Colpita è stata soprattutto la provincia di Al-Haouz, dove si conta il numero maggiore di vittime. Il sito di notizie Mèdias24 ha segnalato un «afflusso massiccio» di feriti negli ospedali di Marrakech dove le persone fin dal mattino si sono messe in coda per donare il sangue, compresa la nazionale di calcio del Marocco che ha cancellato l’incontro con la Liberia per la Coppa d’Africa. La maggior parte della devastazione ha colpito soprattutto  i villaggi in montagna, sull’Atlante, dove si è generato il terremoto. Interi villaggi sono stati rasi al suolo ed è difficile, anche per il collasso delle strade raggiungerli.

La devastazione in un villaggio

Oltre a Marrakech, lo shock è stato avvertito anche a Rabat, Casablanca, Agadir ed Essaouira. «Verso le 23, abbiamo sentito una scossa molto violenta, ho capito che era un terremoto. Ho visto edifici muoversi e sono uscito. La gente era sotto shock e nel panico. I bambini piangevano, i genitori erano sconvolti», ha detto al telefono all’AFP Abdelhak El Amrani, 33 anni, residente a Marrakech.

«La corrente è andata via per 10 minuti, anche la rete (telefonica), ma è stata ripristinata. Tutti hanno deciso di restare all’aperto», ha aggiunto.

Parte di un minareto è crollato nella famosa piazza Jemaa el-Fnaa, cuore pulsante di Marrakech, lasciando ferite due persone. «Abbiamo sentito delle urla al momento della scossa. La gente è nelle piazze, nei caffè, preferendo dormire fuori. Ci sono pezzi di facciate che sono caduti,» un residente di Essaouira, 200 km a ovest di Marrakech, ha detto all’AFP.

Il 24 febbraio 2004 un terremoto di magnitudo 6,3 gradi della scala Richter aveva scosso la provincia di Al Hoceima, 400 km a nord-est di Rabat, uccidendo 628 persone e provocando ingenti danni materiali. E il 29 febbraio 1960, un terremoto distrusse Agadir, sulla costa occidentale del paese, provocando la morte di oltre 12.000 persone, ovvero un terzo della popolazione della città.

Marrakech, danneggiate le storiche mura

Il potente sisma ha danneggiato parte delle storiche mura della città di Marrakesh. Erette intorno al 1120, per difendere la città dagli attacchi delle tribù berbere del sud, le mura sono lunghe 10 chilometri e contano 18 porte. A dare la notizia dei danni alle storiche mura è stata l’emittente televisiva statale Al Aoula.

500 gli italiani in zona

Sono 500 gli italiani presenti in Marocco, colpito dal sisma, e stanno tutti bene. Duecento erano quelli registrati, poi ce ne sono altri 180 non registrati e 200 che fanno parte di un  gruppo di persone di una convention aziendale. L’ambasciata ha allestito un desk all’aeroporto di Marrakech. Il numero dell’Unità di Crisi: +39 06 36225.

La solidarietà internazionale

Tutto il mondo, tutti i principali leader mondiali, l’Onu, la Ue, il Papa, hanno espresso il loro cordoglio e offerto il proprio aiuto. «La notizia del sisma che ha colpito questa notte il Marocco ha suscitato negli italiani tutti e in me personalmente immensa tristezza. In questa circostanza così dolorosa per l’amico popolo marocchino, desidero far pervenire a Vostra Maestà, al Governo e a tutte le famiglie di quanti hanno perso la vita le espressioni di profondo cordoglio dell’Italia e le mie sentite condoglianze». Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «Vi siamo vicini con sentimenti di autentica solidarietà e auguriamo ai feriti un completo ristabilimento, manifestando disponibilità a contribuire ai complessi lavori di soccorso».  Anche la premier Giorgia Meloni  da New Delhi dove si trova per il G20  ha manifestato la sua solidarietà e offerto l’aiuto dell’Italia.

 

9 Settembre 2023
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