Oceano Atlantico
12:19 am, 29 Giugno 23 calendario

Resti umani tra i rottami del Titan

Di: Redazione Metronews
sottomarino
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Quelli che si presume siano resti umani sono stati scoperti tra i rottami del sottomarino Titan, imploso domenica scorsa mentre tentava di raggiungere il relitto del transatlantico Titanic a quasi 4.000 metri di profondità nell’oceano Atlantico.

Lo riferisce la Guardia costiera americana.

L’indagine

Anche la Guardia costiera degli Stati Uniti ha aperto un’indagine per appurare cosa sia realmente accaduto al sommergibile Titan, la cui implosione ha causato la morte di 5 persone mentre erano dirette verso il relitto del Titanic. La guardia costiera statunitense non ha fornito dettagli sulla tempistica dell’inchiesta e ha assicurato che lavorerà in stretto contatto con gli altri enti che stanno indagando sull’incidente, tra cui la Guardia costiera del Canada.

L’implosione del Titan si è verificata in acque internazionali, però la nave che lo aveva calato nell’Oceano Atlantico era partita da un porto del Canada e batteva bandiera canadese.

Il ragazzo sul Titan

Sul Titan c’era anche Suleman Dawood, ragazzo di 19 anni morto assieme al padre nella tragedia del Titan, che avrebbe voluto risolvere il cubo di Rubik a 3.700 metri di profondità. Per questo motivo lo aveva portato con sé all’interno del sommergibile nel suo viaggio sul relitto del Titanic. Lo ha raccontato la madre alla Bbc, rivelando che l’idea sarebbe stata quella di compiere l’esplorazione prima della pandemia, “ma Suleman non aveva compiuto ancora 18 anni e quindi non era idoneo a partecipare alla spedizione”.

Titanic
Il relitto del Titanic

“La pandemia ha ritardato i piani della famiglia – ha detto Christine – Quando è arrivato il momento di fare il viaggio a giugno ho dato spazio a Suleman perché andasse, lo voleva davvero. Assieme al padre, desiderava fare questo viaggio “da molto tempo. Sono stata davvero felice per loro”. Nell’intervista, la madre ha raccontato che “Suleman amava così tanto il cubo di Rubik che lo portava con sé ovunque e che riusciva a risolverlo in 12 secondi. Mio figlio ha detto: Risolverò il cubo di Rubik a 3.700 metri sotto il livello del mare”.

Suleman era uno studente dell’Università di Strathclyde a Glasgow, nel Regno Unito. Il padre, l’uomo d’affari Shahzada Dawood, era britannico ma proveniva da una delle famiglie più ricche del Pakistan. La famiglia, compresa la figlia Alina di 17 anni, era salita a bordo del Polar Prince prima che il Titan perdesse il contatto con la nave. La Dawood ha detto che si sono abbracciati e hanno scherzato poco prima che suo marito e suo figlio entrassero nel sommergibile. Suleman e il padre sono morti otto giorni nell’implosione del sottomarino turistico che faceva escursioni per osservare il relitto del Titanic.

29 Giugno 2023
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