Eurovision Song Contest 2023
12:01 am, 9 Maggio 23 calendario
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Mengoni: «Il mio Eurovision per parlare di pace»

Di: Orietta Cicchinelli
Mengoni
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Marco Mengoni è pronto, anzi, prontissimo, per il suo secondo Eurovision e in diretta da Liverpool racconta di sensazioni ed emozioni della vigilia Anche se il cantautore preferisce parlare di musica e spettacolo come strumento di unione e di pace tra i popoli, in un periodo buio, tra guerre e crisi umanitarie.

Mengoni al suo Eurovision n.2

È tempo, dunque, di Eurovision Song Contest 2023, che vede sfidarsi i cantanti e le band di 37 paesi europei e non solo a Liverpool, in 3 serate. Due le semifinali (oggi e l’11) per arrivare a sabato in cui i 20 finalisti (i primi 10 di ognuna delle 2 prime serate) si misureranno con i rappresentanti dei Big Five (Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito) e col duo dell’Ucraina che ha vinto la scorsa edizione.

Marco Mengoni, trionfatore dell’ultimo Festival di Sanremo, rappresenta la voce (e che voce!) del Belpaese.
«Qui a Liverpool è tutto un mondo magico e fantastico, con tante cose da fare – racconta – e sono molto soddisfatto di aver migliorato il mio inglese in modo da poter fare un discorso compiuto. Mi sto divertendo in questo Eurovision, 10 anni dopo la prima volta quando avevo molta più pressione addosso e meno esperienza. Il mio show? È stato molto difficile da mettere in scena il senso di “Due vite” (certificato triplo Platino, ndr), la relazione tra conscio-inconscio e il sogno, però, credo di essere riuscito a rendere l’alternanza tra vita reale e sfera emotiva. Sono particolarmente contento, poi, della mia squadra che viene da varie parti d’Europa».

Mengoni tra passato e presente.
«Avremo tempo di parlare del nuovo lavoro, ultimo capitolo della mia saga, in arrivo a giorni… L’Euro Song una sfida? Non lo vedo così e non mi piace la parola competizione. Mi mette ansia l’idea della classifica, non è lo spirito di questo Eurovision dove la parola musica è importante – puntualizza il cantautore – ma, soprattutto, lo è l’essere uniti. La musica è un mezzo per mandare messaggi e magari urlarli in questo periodo particolare. Ognuno di noi porta dei messaggi propri: speriamo siano quelli giusti».

E nella martoriata Ucraina si sarebbe dovuto tenere il Contest se la guerra fosse finita.
«Mi sarebbe piaciuto molto andare a Kiev: essere uniti qui comunque è importante per tutta l’Europa».

E sul collega super ospite Mahmood che canterà Image nella tana del lupo?
«Conosco Alessandro e sarà tranquillo, anche se andrà a cantare un pezzo importante dei Beatles, come ho fatto io a Sanremo con Let it Be. È bello che sia stato scelto lui come ospite dell’Eurovision».

Mengoni è anche Candidato ai David come miglior canzone.
«Una figata pazzesca e mi dispiace non essere lì per il gala dei David di Donatello. Non mi posso sdoppiare. Ancora non ho un clone, essendo qui a Liverpool… Ma avere una nomination è importante per me».

Sul palco, dopo un po’ di indecisione post-sanremese sul titolo da portare, alla fine sarà con “Due vite”, che ha vinto il Festival.
«Ho pensato di portare un altro brano, vero, ma poi ho deciso che Due Vite era quello giusto da cantare in questo contesto. È un bel viaggio che esprime tantissimo gli ultimi anni della mia vita personale. Quindi è giusto così».

A proposto di colleghi che fanno il tifo per Marco Mengoni.
«Mi ha scritto Laura Pausini – ammette Marco – ma in privato. Social e votazioni? Non ne capisco molto e non lancio appelli».

Il messaggio di Marco?
«Non perdete tempo! Il futuro è adesso».

9 Maggio 2023 ( modificato il 8 Maggio 2023 | 15:55 )
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