Chernobyl, 37 anni fa il più grande disastro nucleare della storia

Il 26 aprile del 1986, esattamente 37 anni fa, all’1.23 del mattino, durante un “test di sicurezza”, eseguito violando tutti i protocolli e le più elementari raccomandazioni di base, il reattore numero 4 della centrale atomica di Chernobyl – costruita di corsa dall’Unione Sovietica (oggi in territorio ucraino) e con ripetuti guasti durante il suo funzionamento – esplose provocando il più grave disastro nucleare della storia. Una fortissima esplosione scoperchiò il reattore e scatenò un vasto incendio sprigionando una nube con una carica radioattiva sino a cinquecento volte più elevata di quella delle bombe di Hiroshima e Nagasaki sganciate dagli americani sul Giappone al termine della Seconda Guerra Mondiale.

37 anni fa la grande esplosione

Poi ci pensarono i forti venti – nel silenzio assoluto delle istituzioni dell’Unione Sovietica – a spargere le micidiali particelle contaminando intere regioni di Ucraina, Bielorussia e Russia. Ma la nube, viaggiando per centinaia di chilometri, raggiunse anche gran parte dell’Europa occidentale e toccò l’Italia (dove fu proibito il consumo di verdure e latte). Più di 330 mila persone furono evacuate dai dintorni di Chernobyl in fretta e furia: nessuno è più potuto tornare indietro per il costante e altissimo livello di radioattività. Ufficialmente furono dichiarati 65 morti, soprattutto a causa dell’esplosione e delle prime fasi dei soccorsi, ma secondo gli scienziati e i medici – con una stima accettata dall’Onu – vi sarebbero stati almeno 4.000 casi (soprattutto tra i bambini) di cancro alla tiroide tra Bielorussia, Ucraina e Russia. Dopo l’incidente fu costruito un “sarcofago” in cemento per contenere i resti della centrale e i rifiuti contaminati. Nel 2016 è stato sostituito con una nuova struttura. Nello stesso anno l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che designa il 26 aprile come Giornata Internazionale della Memoria del Disastro di Chernoby. Nel 2021 secondo gli scienziati il reattore numero 4 «si è risvegliato»: sono riprese le reazioni di fissione nucleare con conseguenze imprevedibili. «È come la brace in un barbecue», ha spiegato Neil Hyatt, chimico dei materiali nucleari presso l’Università di Sheffield, in un articolo pubblicato dalla rivista Science.