Serie A
8:05 pm, 15 Aprile 23 calendario

Il Napoli frena 0-0 col Verona ma è tregua tra ultrà e De Laurentiis

Di: Redazione Metronews
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Frenata del Napoli al Maradona contro il Verona. La squadra di Spalletti, che ha messo in atto un ampio turnover in vista della gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League con il Milan, non va oltre lo 0-0 contro la formazione di Zaffaroni e sale a 75 punti, a +14 sulla Lazio seconda, mentre il Verona si porta a 23 punti a -3 dallo Spezia quart’ultimo. Il Napoli gioca, tiene palla ma non riesce ad affondare se non nel finale con il legno colpito da Osimhen al rientro dopo l’infortunio. Per la sfida del Maradona, infatti, Spalletti, dopo il ko in Champions con il Milan, opta per il tridente Politano-Raspadori-Lozano. In campo da titolari anche Demme, Juan Jesus e Olivera. Zaffaroni, invece, si affida alla coppia Lasagna-Gaich con Duda a supporto. Prima da titolare in mediana per Abildgaard.

Gli azzurri dominano il possesso palla ma faticano a trovare spazi nella prima frazione di gioco. La squadra di Spalletti un gol al 20′ lo aveva fatto ma l’arbitro La Penna annulla l’autogol di Gaich per fuorigioco di Olivera in traiettoria. I gialloblu cercano di trovare spazi in ripartenza e al 29′ ci prova Lasagna dal limite ma Meret si distende e respinge. Anche ad inizio ripresa il Napoli non riesce a cambiare ritmo, ci provano Raspadori e Di Lorenzo ma senza impensierire Montipoò. Spalletti cambia e inserisce nell’ordine Kvaratskhelia, Zielinski, Lobotka e il rientrante Osimhen. Sale la pressione degli azzurri con la spinta del Maradona. All’82′ Napoli ad un passo dal vantaggio con Osimhen che colpisce una clamorosa traversa con una staffilata dal limite dell’area. La squadra di Spalletti prova nel finale ad alzare ancora di più i ritmi in cerca del gol partita ma il Verona tiene, e sfiora il colpaccio nel finale con un contropiede solitario di Ngonge che al 91′ a tu per tu con Meret ciabatta sul fondo. Così l’Hellas porta a casa un punto importante, per la classifica e il morale, nella corsa salvezza.

In mattinata incontro tra ultrà del Napoli e presidente

Un incontro per spazzare via polemiche e tensioni, nell’anno in cui Napoli e il Napoli possono ottenere un risultato storico dal punto di vista calcistico si è svolto in mattinata. Il presidente dei partenopei, Aurelio De Laurentiis, cui ieri la prefettura aveva rinforzato la scorta sulla scia delle proteste dei tifosi, ha incontrato i rappresentanti di sette gruppi ultrà della curva A e della curva B dello stadio Maradona. I Mastiffs e i Fedayn, la Masseria e i Sud, i Vecchi Lions e la Brigata Carolina. Gruppi che hanno protestato nei giorni scorsi sia per il caro biglietti sia per le restrizioni imposte per l’entrata allo stadio di stendardi, bandiere, megafoni e tamburi. A mediare nell’incontro l’avvocato Emilio Coppola. Un tweet sul profilo ufficiale di De Laurentiis con la foto di gruppo e la scritta «Napoli siamo noi» rende pubblica la pace ritrovata.

La foto pubblicata su Twitter da De Laurentiis con i capi ultrà

La pace tra i tifosi e Aurelio De Laurentiis ha avuto subito effetti già visibili allo stadio Maradona: quando l’arbitro ha dato il via alla partita, sono partiti i cori di sostegno dalle due curve. Come a inizio campionato, quando con i tamburi si dettava il tempo ai 20 mila della A e della B. Clima di festa, dunque, dopo settimane difficili di contestazioni e tafferugli. «Sarò con te e tu non devi mollare, abbiamo un sogno nel cuore Napoli torna campione», hanno urlato i partenopei sugli spalti per incitare la squadra di mister Spalletti. Il tecnico aveva chiesto che il Maradona tornasse a sostenere la squadra «e non fosse ostile». E così è stato.Nella foto lapresse Giacomo Raspadori (SSC Napoli);Adrien Tameze (Hellas Verona FC).

 

 

15 Aprile 2023
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