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5:01 pm, 2 Marzo 23 calendario

Droni sulla Russia, Mosca accusa Washington: “Ucraini aiutati dagli Usa”

Di: Redazione Metronews
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Gli attacchi con droni degli ucraini contro basi militari in Russia all’inizio di dicembre non avrebbero potuto essere effettuati senza l’aiuto degli Usa.

Lo ha detto il vice ministro degli Esteri russo, Serghei Riabkov, da Ginevra, dove si trova per intervenire Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite e alla Conferenza sul disarmo. Usa e Nato stanno “fomentando ulteriormente il conflitto in Ucraina e attorno” a questo Paese e il loro “crescente coinvolgimento” porta il rischio di “uno scontro militare diretto tra potenze nucleari con conseguenze catastrofiche”.

I droni ucraini sulla Russia

«Qualche tempo fa Kiev ha lanciato attacchi con droni alle basi dei nostri aerei a lungo raggio nella regione di Saratov e in quella di Ryazan», ha detto Riabkov in conferenza stampa. «Sappiamo che questi attacchi non sarebbero mai stati possibili senza l’assistenza molto approfondita e sofisticata degli Stati Uniti all’esercito ucraino». La base aerea di Engels, nella regione meridionale di Saratov a più di 600 chilometri dal confine con l’Ucraina, ospita i bombardieri strategici russi. Gli aeroporti sono stati presi di mira da droni di fabbricazione sovietica, disse all’epoca il ministero.

Bombardieri nella base russa di Engels

Droni sulla Crimea

Ieri il ministero della Difesa russo aveva affermato che erano dieci i droni mandati contro la Crimea, in un attacco interamente sventato e attribuito all’Ucraina. “Abbiamo sventato un tentativo del regime di Kiev di condurre un attacco massiccio con i droni contro la penisola della Crimea. Sei droni da combattimento ucraini sono stati abbattuti da missili antiaerei e altri quattro sono stati disattivati da sistemi di guerra elettronica”, aveva detto su Telegram Igor Konashenkov, del ministero della Difesa russo, aggiungendo che non si registrano danni o vittime.

Blinken incontra Lavrov al G20

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha avuto un breve colloquio con il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, a margine di una riunione del G20 a Nuova Delhi. Lo ha riferito un funzionario del Dipartimento di Stato citato dal sito del New York Times. È stato il primo incontro faccia a faccia tra i due da quando la Russia ha iniziato la sua invasione dell’Ucraina più di un anno fa. Nel corso del colloquio, secondo il funzionario, Blinken ha ribadito a Lavrov che gli Stati Uniti continueranno a sostenere l’Ucraina nella sua difesa contro la Russia “per tutto il tempo necessario”. Il segretario di Stato ha quindi invitato Mosca a riprendere la sua partecipazione al trattato sul controllo degli armamenti nucleari New Start e ha chiesto il rilascio del cittadino americano Paul Whelan.

“Ho chiesto alla Russia di revocare l’irresponsabile decisione e tornare ad applicare il New Start che impone limiti verificabili agli arsenali nucleari di Stati Uniti e Russia”. Lo ha detto Antony Blinken riferendo dell’incontro avuto com Sergey Lavrov a margine della riunione dei ministri degli Esteri del G20. “L’applicazione reciproca è interesse di entrambi i nostri Paesi, ed è anche quello che le popolazioni del mondo si aspettano da noi come potenze nucleari”, ha aggiunto il segretario di Stato Usa durante la conferenza stampa a Nuova Delhi.

Al ministro degli Esteri russo, Blinken ha ribadito che Washington è pronta a dialogare con Mosca su questioni di controllo strategico delle armi nucleare ” a prescindere di quello che succede nel mondo e nelle nostre relazioni”, ricordando come Usa ed allora Unione Sovietico negoziarono su questo durante la Guerra Fredda.

2 Marzo 2023
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