MFW 2023
4:47 pm, 25 Febbraio 23 calendario

Alla MFW arriva una parata di star per abiti da Hollywood

Di: Patrizia Pertuso
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MILANO Si concluderà il 27 questa edizione di Milano Moda Donna (MFW) che fa sfilare in passerella le tendenze per l’autunno inverno 2023/2024 che vedono da un lato lo sguardo verso il passato hollywoodiano, dall’altro le riattualizzazioni di quei modelli secondo i dettami di un’eleganza che punta all’essenzialità sartoriale.

Traffico in tilt in viale Piave, la Kardashian per la MFW arriva da D&G

I protagonisti di questa giornata sono stati sicuramente Dolce & Gabbana, non solo per ciò che è accaduto sotto i riflettori quanto per quello che è successo fuori, in strada.

In viale Piave, infatti, davanti al teatro Metropol dove si è svolta la sfilata, si sono radunate centinaia di giovani che volevano vedere l’ospite di D&G. Così, quando Kim Kardashian è arrivata – capelli corvini, un lungo abito di cristalli color rubino e un ciondolo con la croce al collo – ha catturato l’attenzione di tutti mandando in tilt il traffico e i flash dei fotografi.

Loro, Dolce & Gabbana, sono passati con estrema disinvoltura dal far sfilare donne in tailleur pantaloni neri e cravatta su morbide camice bianche, a mise più audaci che puntano su vite strizzate, ori sfavillanti e nude look. E’ una femme fatale seducente e sicura di sé la donna immaginata dagli stilisti che torna alla sartorialità per raccontare una nuova silhouette femminile dove a dominare è il nero e i tagli scultorei di cappotti e tailleur.

«Come tutti siamo martellati dalle immagini sui social e ci siamo detti: “facciamo ciò che ci piace” – raccontano gli stilisti -. Come dopo una grande abbuffata, quello che ti va è solo un bicchiere di acqua fresca. Noi avevamo voglia di resettare e ripulire, di ripartire dai codici di un abbigliamento senza tempo e tornare alla sensualità, all’eleganza e all’equilibrio».

Fil rouge della collezione, il nero. Ma, oltre all’oro, l’unico colore ammesso è il rosso, come il trench coat di vinile o l’abito di tulle indossato da Ashley Graham (nella foto), icona della body positivity.

Ferragamo torna a Hollywood e ospita alla MFW Uma Thurman e Soyeon

Tra i nomi simbolo del made in Italy, ogi è toccato anche a Ferragamo che ha fatto sfoggio di un parterre di classe negli spazi del Mico: dall’attrice Uma Thurman alla rapper sudcoreana Soyeon, passando per la modella americana Hunter Schafer, le modelle italiane Bianca Balti e Sara Sampaio, la rapper britannica Little Simz, il fotografo Rafael Pavarotti, la cantante americana Kelela e il rapper e cantante sudcoreano Jeno.

Il tutto mentre in passerella trionfavano modelli che superando il genere si delineano come passepartout: cappotti unisex con spalle ben definite che si contrappongono alle geometrie più  morbide dei pellicciotti maculati. Tra minimal e glam, la collezione firmata da Maximilian Davis, torna così alla Hollywood degli anni Cinquanta, rivisitando gli armadi delle grandi star del cinema aggiungendo un pizzico di futurismo e puntando verso una chirurgica essenzialità.

«Ferragamo ha iniziato il suo percorso realizzando scarpe per i film degli anni ’30, fino a conquistare star del cinema degli anni ’50 come Sophia Loren e Marilyn Monroe – spiega Maximilian Davis -. Ho guardato al loro glamour, alla loro bellezza e al loro modo di vestire, pensando a come renderlo moderno nel presente».

Così Davis si diverte ad offrire trench lunghissimi, gonne a ruota in nylon bianco ottico, linee ridotte e vite aderenti per arrivare agli squarci nei tessuti dei tailleur o nella giacca nera di ispirazione biker per lui, con zip tattiche che rivelano lampi di colore – il rosso Ferragamo -, tinta feticcio della griffe fiorentina che ricorre su tailleur e capispalla. Davis gioca con i volumi e le proporzioni tra silhouette curvilinee e le borse geometriche dai volumi esagerati, portate sottobraccio o a spalla, fino a sfiorare il corpo. La Wanda Bag fa bella mostra di sé in una miriade di nuove espressioni mentre l’evoluzione del foulard, tra i codici primi di Ferragamo, crea un contrasto con le silhouette rigorose.

Alla MFW 2023 Ermanno Scervino riparte da Ava Gardner

Anche Ermanno Scervino parte dal passato, in questo caso da Ava Gardner. Ma disegna poi un guardaroba per una donna contemporanea composto da completi sartoriali maschili, giacche con il punto vita segnato, lavorazioni in pizzo e chiusure corsetto. Non poteva di certo mancare il reggiseno a proiettile reso famoso dall’attrice, i microabiti senza spalline in double di lana, i trench di pelle, gli shorts e gli elementi dello sportswear cari a Scervino, come i parka oversize e i cappucci foderati in lana, che si fanno largo in passerella tra montoni corti o lunghi. Tra i pezzi chiave il cappotto lunghissimo bianco in lana, soffice come una piuma.

«Ava Gardner era un’icona del cinema hollywoodiano – racconta lo stilista Ermanno Daelli – e mi piaceva l’idea di portare in passerella qualcosa di quell’epoca, affinché anche i giovani di oggi capissero quella femminilità e eleganza. Ho puntatao su Ava Gardner perché tempo fa parlai con una costumista a Cinecittà e mi disse che tra le attrici lei era la più bella – confessa lo stilista -. Così, io che amo il cinema, ho voluto ricreare le stesse silhouette: quei punti vita, quella grazia, quella femminilità in modo che potesse arrivare anche ai giovani».

Dopo la MFW la moda volerà a Parigi

Appena spenti i riflettori milanesi, la moda si sposterà a Parigi dove sarà assoluta e indiscussa protagonista dal 27 febbraio al 7 marzo.

PATRIZIA PERTUSO

 

 

25 Febbraio 2023
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