Leonardo
2:11 pm, 24 Febbraio 23 calendario
5 minuti di lettura lettura

Leonardo scoprì i segreti della forza di gravità prima di Newton

Di: Redazione Metronews
condividi

Forse è giunto il momento di aggiungere un altro risultato alla lunga lista di Leonardo da Vinci (1452-1519): l’artista-scienziato avrebbe condotto esperimenti pionieristici e finora sconosciuti sulla gravità, anticipando, di fatto, di oltre un secolo e mezzo la legge di gravitazione universale enunciata dal matematico e fisico inglese Isaac Newton nel libro “Philosophiae Naturalis Principia Mathematica” (1687).

Lo sostiene un saggio pubblicato sulla rivista dedicata ai rapporti tra scienza e arte “Leonardo”, edita da Mit Press: primo autore dell’articolo è l’ingegnere statunitense Morteza Gharib, professore di aeronautica al California Institute of Technology di Pasedena. Il saggio su Leonardo da Vinci come precursore degli esperimenti fisici sull’accelerazione degli oggetti in caduta oltre che da Morteza Gharib è firmato anche da Chris Roh (docente di ingegneria biologica e ambientale alla Cornell University) e Flavio Noca (docente di aerodinamica alla Scuola di Specializzazione di Scienze Applicate di Ginevra).
Gharib ha scoperto un piccolo schizzo nel Codice Arundel (una famosa raccolta di documenti di Leonardo) dove sarebbe calcolata la cosiddetta costante gravitazionale, utilizzata per accertare il suo effetto sugli oggetti. “Leonardo da Vinci si è avvicinato al 10% del valore utilizzato oggi. È sbalorditivo”, ha commentato Gharib.

Il codice Arundel

In due pagine del Codice Arundel sono presenti disegni che mostrano una brocca d’acqua il cui contenuto fuoriesce in grandi gocce circolari. Questi disegni di Gharib. In questi schizzi la traiettoria verso l’esterno e verso il basso è rappresentata lungo l’ipotenusa di un triangolo adiacente. A Gharib è bastato questo per fare un collegamento con la teoria della gravitazione di Newton, perché in questo diagramma, diviso in sezioni da linee verticali lungo il triangolo, la forza gravitazionale si scompone e accelera lentamente: si vede che il contenuto d’acqua diminuisce più rapidamente con il passare del tempo.
Gharib è convinto che Leonardo da Vinci abbia espresso quella che i fisici chiamano “costante gravitazionale” entro il 10% del suo valore reale, pur avendo condotto solo un esperimento approssimativo. Si tratta della costante di proporzionalità della legge di gravitazione universale, stabilita da Isaac Newton.
Solo con Galileo Galilei nel XVI secolo e soprattutto con Newton nel XVII secolo fu formalizzata una teoria della gravitazione, sfruttando le tecniche di misurazione dell’epoca e i progressi della matematica. In seguito, Albert Einstein mise in discussione la teoria newtoniana e la arricchì con la relatività generale e speciale.

24 Febbraio 2023
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo