Milano
7:48 pm, 6 Febbraio 23 calendario
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Majorino «arruola» Colombo, Acampora e Strada, ma non Pregliasco

Di: Redazione Metronews
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Gherardo Colombo, Cecilia Strada e il fondatore di PizzAut Nico Acampora faranno parte della giunta del candidato del Pd e M5s alle prossime elezioni regionali Pierfrancesco Majorino. Ma forse, la vera sorpresa è la “bocciatura” del virologo Fabrizio Pregliasco, il quale, al momento della candidatura, si era detto certo che, in caso di vittoria, sarebbe diventato assessore al Welfare. Majorino a detto invece che terrà per sé la delega al Welfare se diventerà presidente della Lombardia. L’annuncio è arrivato questa sera

L’ex giudice Gherardo Colombo

In un video Majorino ha spiegato che vorrà avere con sé «donne e uomini di grande valore, certamente una parte saranno coloro che verranno eletti in consiglio regionale, in altri casi ci avvarremo di figure esterne e indipendenti, una su tutte Gherardo Colombo», che si occuperà «della cultura della legalità, della trasparenza, del valore e del rispetto delle regole».

Tra gli altri nomi che il candidato ha svelato per la sua futura giunta c’è quello di Nico Acampora, recentemente nominato dal presidente Sergio Mattarella Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica per aver fondato PizzAut, la prima pizzeria gestita da ragazzi autistici,«un’esperienza straordinaria che riguarda la promozione dei diritti delle persone con disabilità», come ha spiegato Majorino.

Cecilia Strada.

In squadra ci saranno anche Cecilia Strada, la figlia del fondatore di Emergency Gino Strada, «che si occupa da tempo di promozione dei diritti umani nel mondo e io voglio che Regione Lombardia non si chiuda in se stessa, ma abbia una progettualità forte in questa direzione» e Francesca Balzani, già vicesindaco di Milano nella giunta di Giuliano Pisapia ed eurodeputata del Pd.

Pregliasco out

Il virologo Pregliasco alla presentazione della candidatura

Ma la vera sorpresa, dicevamo, è che Majorino ha annunciato di volere tenere per sé le deleghe alla Sanità e di non darla al virologo Pregliasco. «Voglio potenziare la sanità pubblica con una grande riforma che preveda la riorganizzazione del servizio socio sanitario e quindi sarò io a tenere la delega, perché credo debba essere il presidente di Regione Lombardia la prima persona responsabilizzata su questo terreno». In effetti, la candidatura di Pregliasco aveva fatto storcere il naso ad alcuni sostenitori di Majorino, che ritenevano il virologo troppo legato alle logiche della sanità privata lombarda.

6 Febbraio 2023
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