Milano
5:05 pm, 23 Gennaio 23 calendario
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Liliana Segre e il tram della Memoria: «Ho atteso anni…»

Di: Redazione Metronews
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«Finalmente è il primo anno che passa un tram con il Giorno della memoria. Perché ho rotto le scatole. Così, prima di morire, visto che ho 92 anni, vedo il mio tram travestito con la scritta “Giorno della memoria”…sono contenta. Ma da quanti anni poteva esserci questo tram?» La senatrice a vita Liliana Segre è soddisfatta delle iniziative messe in campo dal Comune di Milano (e presentate con il sindaco Beppe Sala, foto Lapresse) in occasione della giornata per le vittime della Shoah, che sarà come sempre il 27, anche se rimarca qualche lentezza.

Il tram numero 9 per il Giorno della Memoria

Il tram numero 9, che staziona a pochi metri dalla sede del Memoriale (che si trova in piazza Safra 1), da domani inizierà a circolare con una nuova livrea caratterizzata da una distesa di papaveri, simbolo di rinascita, e sulla fiancata la scritta “Memoriale della Shoah – Binario 21 – stazione Centrale”. Proprio in stazione una altro “successo” ottenuto grazie alla determinazione della senatrice. «Tra qualche giorno in stazione centrale ci sarà un totem» che indica dove si trova il binario da cui partivano i deportati, «ma ne parliamo da 30 anni. Adesso apparirà una cosa fissa in stazione centrale, io mi accontentavo di un cartello».

Liliana Segre: «Le pietre di inciampo, la cosa più importante»

Ma al di là delle tante iniziative per Segre, la cosa «più importante sono le pietre di inciampo. Dovrebbe essere davvero “di inciampo”, per metterci un fiore, come si usa nei cimiteri ebraici. Spesso invece, sono coperte da una bici, un monopattino, una macchina, se non da vernice nera». «E’ molto importante parlare delle pietre e fare conoscere ai ragazzi i nomi che sono riportati. Con le pietre, il giorno della memoria è sempre. In tutta Europa ce ne sono migliaia che invitano a fermarsi, a dire una preghiera per chi è religioso, o semplicemente a pronunciare quel nome. Le mie pietre, quella di mio padre e quelle dei nonni, per me sono la loro tomba, fatta della cenere del cielo di Auschwitz». Segre ricorda infine il caso del «bambino deportato il giorno dopo essere nato. Lui dovrebbe essere il simbolo di tutte le pietre della memoria. Tutto il mondo si deve inchinare davanti al bambino innocente e dire “mai più”». Ma la signora Segre non nasconde il suo pessimismo: «Tra qualche anno, ci sarà una riga sui libri di storia e poi non ci sarà nemmeno più quella».

Anche il Teatro alla Scala per il Giorno della Memoria

Il Teatro alla Scala celebra anche quest’anno il Giorno della Memoria con un concerto a ingresso libero – martedì 24 gennaio alle ore 16 al Ridotto dei Palchi – che sarà trasmesso in streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Teatro il 27 (ricorrenza della liberazione del campo di Auschwitz) alle ore 18. Stefano Cardo al clarinetto e clarinetto basso, i violini Andrea Pecolo e Roberto Nigro, la viola Francesco Lattuada, il violoncello Simone Groppo e il pianista Andrea Rebaudengo eseguono il Quintetto per pianoforte e archi di Dmitri Shostakovic, la Piccola berceuse di Aldo Finzi trascritta per clarinetto basso e pianoforte da Salvatore Frammartino e l’Ouverture su temi ebraici di Prokof’ev. Il concerto sarà aperto dagli interventi di Roberto Cenati, Presidente dell’ANPI provinciale di Milano, Dario Venegoni, Presidente dell’ANED (Associazione degli ex deportati) e Daniela Dana Tedeschi, Presidente dell’Associazione Figli della Shoah.

23 Gennaio 2023
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